Cassouela e champagne a Pontevecchio di Magenta
Tra Cassouela e champagne, sarà una serata da non perdere quella di sabato 28 ottobre, alle 20.30, presso il Sagrato di Pontevecchio, una frazione di Magenta, con uno dei piatti simbolo della cucina lombarda abbinato allo champagne francese.
La Cassoeula è un piatto classico della cucina lombarda e della Pianura Padana, chiamata anche cassoeura o casöra, un gustoso stufato di verze e maiale che sa dare energia durante i periodi più bui e freddi dell’anno.
La sua caratteristica principale sono i tagli di maiale poco nobili, come piedini, orecchie e cotenne, cui si affiancano costine e i classici verzini, salamini di maiale avvolti nella verza, sopratutto nella ricetta varesotta, dove sono sostituiti con una buona lugànega.
E tutto questo, in un borgo ricco di storia…
Il nome di Pontevecchio fu conferito al borgo nell'Ottocento, quando fu costruito un nuovo ponte sul Naviglio Grande, così il seicentesco ponte del borgo assunse questa denominazione per distinguerlo dal ponte nuovo.
I primi insediamenti nell'area risalgono all'epoca medioevale quando venne costruita una passerella di legno, sopravvissuta fino al Seicento, che era usata come passaggio per collegare i commerci tra Piemonte e Lombardia.
La frazione ebbe un grande sviluppo agricolo proprio nel XVII secolo, sotto l'amministrazione spagnola del Ducato di Milano, grazie alla costruzione delle prime corti rurali, conservando la propria sfera rurale sino al Novecento.
Durante la battaglia di Magenta, la posizione strategica di Pontevecchio fu al centro di uno scontro tra le forze austriache e franco-sarde, allo scopo di ottenere una testa di ponte sulla riva destra del Naviglio Grande, per poi tentare l'aggiramento dello schieramento francese.
Nel corso della riconquista francese, gli austriaci chiesero il sostegno del colonnello Leopold Edelsheim che decise di tentare una carica di cavalleria, anche se le strade dell'abitato non erano il terreno adatto a questo tipo di operazione.
Sotto il comando di Edelsheim, gli squadroni del 10º reggimento tentarono una disperata carica all'arma bianca che riuscì a travolgere le linee nemiche, lasciando un grande numero di soldati sul campo.
Privi della fanteria austriaca, i varchi causati dalle cariche di cavalleria vennero ben presto richiusi, rendendo vano il sacrificio del 10º reggimento, anche se uno degli squadroni penetrò in profondità lo schieramento franco-sardo, al punto di investire lo stato maggiore del generale Canrobert, riuscendo a eliminare due alti ufficiali.
Per prenotare il posto alla cena si deve telefonare al numero 0297290582.