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Calyx: Gita a Sant’Alberto di Butrio

  • Paola Montonati

eremo butrio 1Nel secondo weekend di inizio giugno, l’associazione Calyx propone una visita guidata con pranzo all’eremo medievale di Sant’Alberto di Butrio, uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell’Oltrepò Pavese.

“L’eremo è famoso per il suo ciclo di affreschi quattrocenteschi splendidamente conservati, ma anche per il mistero che circonda il suo ruolo all’interno del potente marchesato dei Malaspina” dicono gli organizzatori “certo è che il luogo era così strategico da essere protetto da ben due castelli. Delle due rocche oggi solo quella di Pizzocorno conserva ancora strutture identificabili lungo la cosiddetta Strada Romana o del Barbarossa a ricordo del passaggio dell’imperatore fuggiasco per questi luoghi”.

Ma non ci sono solo arte e misteri nell’eremo di Sant’Alberto, infatti, i suoi monaci nel corso dei secoli hanno sviluppato molte produzioni enogastronomiche, dai formaggi fino alle conserve di mele selvatiche e castagne, che sono diventate parte integrante della cultura culinaria del Pavese, oltre a essere degli specialisti nel campo delle erbe medicinali.

La gita inizierà alle 10 di domenica 7 giugno, con il raduno dei partecipanti presso la stazione dell’ex ferrovia Voghera – Varzi a Ponte Nizza, dopodiché ci si sposterà in macchina con la guida degli accompagnatori presso la mulattiera di Federico Barbarossa, che scende lungo il Rio Begna e conduce a un piccolo canyon vicino all’abbazia, dove visse prima della fondazione del complesso Sant’Alberto con i suoi confratelli.

Arrivati all’eremo, ci sarà una visita guidata agli interni e successivamente, avrà luogo presso la foresteria del complesso un pranzo con prodotti tipici locali, come la torta salata di riso, mentre verso le 17.30 si tornerà al punto di partenza.

Per iscriversi all’escursione occorre pagare 25 euro per gli adulti e 15 euro per i bambini fino a 10 anni.

Maggiori info possono essere apprese scrivendo a calyxturismo@gmail.com entro il 5 giugno. 

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