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Arte e cucina al castello Sforzesco di Vigevano

  • Paola Montonati

cuochi 1Da sabato 11 aprile fino al 10 maggio, presso la strada sotterranea del Castello Sforzesco di Vigevano, ci sarà la mostra personale “Cuochi d’Italia e opere recenti di viaggi, viaggiatori e compagni di viaggio” del pittore vigevanese Cesare Giardini.

Nella mostra il tema centrale sarà quello del cibo, allo scopo di creare un legame con l’imminente Expo 2015, grazie anche alla collaborazione con l’assessorato all’Expo, la fondazione Roncalli e l’assessorato alla cultura del Comune di Vigevano.

“Il titolo del catalogo non lascia dubbi” spiega nella presentazione il curatore della mostra Fortunato d’Amico “siamo ancora una volta turisti nel Bel Paese, pronti a incontrare e conoscere personaggi straordinari, gente anonima lontana dai fasti della gloria mediatica, talvolta raggiunta da pochi minuti di celebrità a causa dello svolgersi di fatti eccezionali, o addirittura abituali, ma interessanti per la cronaca locale e le dicerie di paese. Ad aprire la parata ci sono i Cuochi d’Italia, con i loro grembiuli bianchi e i cappelli alti a coprire il capo, insieme agli aiutanti di cucina circondati da solerti cameriere e camerieri, che si alternano tra le sale e la cucina. Dopo di loro una schiera di tipologie umane si presenta al nostro cospetto, carica di sogni e speranze ma anche di delusioni e vita vissuta in attesa di un’altra opportunità”.

E, infatti, nelle opere di Giardini presenti alle mostre, che per la maggior parte sono grandi tele a olio, la cucina è il tema principe, con piccoli riferimenti ai piatti tipici locali, senza dimenticare i grandi sentimenti come la gelosia e la passione, il tutto con un pizzico d’ironia.

Inoltre nella mostra ci saranno bozzetti e studi preparatori, oltre a pregevoli ceramiche e un video.

“In altri scritti” dice d’Amico “ho paragonato il suo lavoro a quello di un tour operator, indaffarato a presentarci in ogni sua mostra i luoghi, i personaggi, le città, le panoramiche magistrali di viaggi emozionali frequentati davvero, e restituiti con lo spirito puro di chi esercita il suo mestiere con la passione e la convinzione di regalare agli altri un momento indimenticabile, fondamentalmente unico. Credo che questa definizione possa essere ancora calzante e di valido supporto alla comprensione del percorso critico compiuto dall’artista in questi anni nel mutevole quadro generale dell’arte italiana. La sua arte può essere comparata ad altre discipline e al lavoro di autori della comunicazione artistica che, con modalità simili, hanno esplorato i linguaggi del lirismo popolare e dell’illustrazione narrativa. Questo per rendere giustizia a un uomo che con semplicità è riuscito a entusiasmare gli animi del pubblico evitando di cadere nella stereotipata immagine dell’artista contemporaneo impegnato a disquisire su argomenti futili trattati con mezzi pesanti. Al contrario la sua è un’indagine su un mondo reale sublimato poeticamente, funzionale a emozionare lo spettatore, appagato dallo stupore di osservare da un altro punto di vista la condizione dei contenuti presentati”.

La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 11 fino alle 12.30 e al pomeriggio dalle 17 alle 19, mentre nel weekend e festivi dalle 10.30 alle 13 e al pomeriggio dalle 15.30 fino alle 19, con ingresso libero. 

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