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Arte del racconto al Collegio Ghislieri

  • Paola Montonati

storytelling 1Una della novità più prestigiose nell’offerta invernale del Collegio Ghislieri di Pavia sarà la prima edizione di “Il racconto della storia: narrative, spiegazioni, lessici” proposta dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Pavia in collaborazione con i colleghi del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali.

A capo della manifestazione, che si svolgerà nella settimana dal 2 al 7 febbraio, sarà l’ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Pavia, Elisa Signori.

Lo scopo del progetto è di insegnare un nuovo approccio alla storia antica e contemporanea, seguendo il punto di vista dello Storytelling.

Infatti, uno dei presupposti delle lezioni che si svolgeranno nel corso della settimana, che avranno come lingua principale l’inglese, sarà quello di osservare com’è cambiato il metodo di scrittura dei saggi inglesi e americani degli ultimi anni. Usano un metodo narrativo molto differente da quello adottato fino a pochi anni fa, mentre in Italia ancora oggi sono diffusi libri di storia scritti per gli addetti ai lavori oppure da giornalisti non molto informati sulla storia e con pochissime fonti davvero attendibili.

Dopo aver analizzato attentamente ogni ambito culturale e storico degli ultimi anni, il corso darà uno sguardo anche a com’è stata raccontata la storia nei paesi extraeuropei, tra cui la Cina e l’Africa del dopo colonialismo, mentre nelle conferenze del mattino ci sarà un piccolo approfondimento sul racconto della storia dai Greci fino alla caduta dell’Impero Romano e all’arrivo dei barbari.

Fa parte del progetto anche l’incontro, che si terrà mercoledì 4 febbraio alle ore 21 presso l’Aula Goldoniana del collegio, con lo scrittore e divulgatore Valerio Massimo Manfredi sul tema del confronto tra la tradizione orale e la storia com’è arrivata fino ai nostri giorni.

“All'inizio con l'epica omerica il racconto è una storia venata di miti e leggende” dice Valerio Massimo Manfredi “è poesia, musica, arte nata per intrattenere. Poi con Tucidide arriva la separazione. Fare lo storico diventa mettere a punto gli strumenti adatti per analizzare il racconto epico ed estrarne tutto ciò che può essere accaduto davvero”.

Ma è proprio con Tucidide che la storia vera diventa davvero emozionante e reale come se fosse un romanzo.

Il Dialogo tra i Meli e gli Ateniesi o l'Epitaffio di Pericle per i caduti nel primo anno di guerra sono veri e propri capolavori letterari” ricorda Manfredi “L'immaginazione serve anche allo storico. Lo scrittore senza immaginazione è come un atleta senza muscoli”.

A coordinare l’incontro sarà la professoressa Elisa Signori dell’Università di Pavia.  

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