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Tortorolo, piccolo, storico, borgo Lomellino

  • Paola Montonati

tortorolo 1Quasi nascosto, tra le risaie della Lomellina, troviamo Tortorolo, frazione di Mede, piccolo borgo agricolo, abitato oggi da solo 27 abitanti, ma che ha tante cose da raccontare.

Le sue stradine sterrate, le sue cascine, il riso, principe anzi re delle attività di questa zona, ne fanno un angolo caratteristico del basso pavese, quasi al confine con il Piemonte, dove in estate le campagne diventano un vero “mare a quadretti”.

Addentrandosi nelle viuzze s’incontra un Castello, uno vero, con la sua torre merlata, l’ingresso maestoso, il parco, il tutto immerso nel verde, una visione quasi misteriosa.

Il castello di Tortorolo ha la struttura basata su pianta quadrata, con circa quattro corpi di fabbrica che delimitano un cortile anch’esso quadrato.

Sull'ingresso è collocata l'unica torre, anch'essa con una pianta quadrata che, contrariamente alle corti del castello, presenta un’elegante decorazione a sporgere, con i lunghi beccatelli in mattoni esposti tipici dell'area padana.

Sulla facciata si vedono ancora le sedi dei bolzoni del ponte levatoio che scavalcava il fossato, che è arrivato fino a oggi, mentre il ponte levatoio è stato sostituito, verosimilmente nel Settecento, da un ponte fisso in muratura.

Le corti esterne sono decorate, nella parte superiore, con un triplice motivo di mattoni disposti a dente di sega, che seguono il tipico stilema dei castelli trecenteschi dell'area pavese, mentre il cortile interno è porticato su tre lati.

Questo delizioso edificio trecentesco, è ancora oggi usato come abitazione signorile, come si faceva dal Medioevo nella provincia di Pavia, della cui architettura di allora è un eccellente, e tuttora ben conservato esempio.

L'originario impianto medievale è arrivato fino a oggi, nonostante al castello ci siano state varie modifiche tra Seicento e Settecento, in particolare l'apertura di varie finestre e il rifacimento del coronamento della torre, al di sopra dell'apparato a sporgere.

E poi, nella via appena dietro, una piccola chiesa, la prima era stata edificata nel XIII secolo e dedicata a San Cataldo, quindi anche a San Giovanni Battista. L’attuale venne poi eretta nel 1697 sui ruderi di quella precedente. All’interno curato, luminoso, una pregevole statua della Madonna del Rosario.

E a San Cataldo è dedicata anche la cappella gentilizia della famiglia dei Cavallini che si trova nel piccolo cimitero appena fuori da Tortorolo, cimitero ora davvero in una condizione di degrado e abbandono che poco lascia intravvedere delle antiche linee architettoniche.

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