San Michele Maggiore
La Basilica di San Michele Maggiore, situata nel centro storico di Pavia, è la più antica delle Chiese romaniche pavesi e qui per secoli vennero incoronati re e imperatori (Ugo di Provenza nel 926, Berengario II e il figlio Adalberto nel 950, Arduino d'Ivrea nel 1002, Enrico II nel 1004, il Barbarossa nel 1155).
Costruita in epoca longobarda sui resti di una preesistente chiesa sempre intitolata a San Michele, dopo la caduta del regno longobardo, essa divenne cappella palatina.
La facciata della Basilica di San Michele è ricoperta di rilievi di grande bellezza concentrati nei tre portali e in una serie di fascie parallele che percorrono tutta la facciata sino al livello delle bifore. La facciata presenta un profilo a capanna, impreziosito lungo gli spioventi da una loggetta di ventidue arcatelle. I contrafforti sono costituiti da pilastri a fascio che scandiscono verticalmente la superficie.
La Basilica ha una lunghezza di 55 metri e una larghezza al transetto di 38 metri. Ha pianta a croce latina ed ha tre navate di quattro campate, a ciascuna delle quali corrisponde un portone sulla facciata. La navata centrale è larga il doppio di quelle laterali.
Il transetto sporgente è voltato a botte e, sull’incrocio, s’innesta la cupola, mascherata esternamente dal tiburio ottagono.
Sotto il presbiterio è presente una cripta, suddivisa in tre navate, che nel 1614 viene dedicata a san Carlo. Qui si trova il monumento funebre del beato Martino Salimbene, voluto nel 1491 dal Collegio dei Notai e attribuito alla cerchia dell’Amadeo (dalla chiesa di San Giovanni in Borgo).
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