Palazzo collegio Cairoli
Le origini del collegio Cairoli risalgono alla metà del Cinquecento, quando, nel pieno fervore del periodo immediatamente successivo al Concilio di Trento, iniziarono i lavori per un nuovo convento nel centro di Pavia, dedicato a San Francesco d’Assisi.
Però, a causa di vari contrasti economici e politici, l’opera venne lasciata incompiuta e l’edificio rimase inutilizzato fino alla fine del Settecento, quando il re d’Austria Giuseppe II decise di aprire un collegio a Pavia, con lo scopo di ospitare i giovani residenti nel Lombardo Veneto che si recavano a Roma per studiare teologia.
Gran parte di beni fondiari dell’Austria venne utilizzata per restaurare e completare l’edificio, che venne inaugurato nel 1783, dopo ben due anni di duro lavoro.
Dal 1784 il collegio diventò uno dei principali punti di riferimento dell’aristocrazia austriaca a Pavia, tanto che vi venne ospitato il marchese Alessandro Botta, che ne diventò in seguito l’amministratore.
Nel 1796, con l’arrivo di Napoleone, il complesso venne chiuso e trasformato in caserma, prima austriaca, poi dell’esercito italiano, fino alla fine della seconda guerra mondiale.
Nel 1946 il rettore dell’università di Pavia, Plinio Fraccaro, riuscì a riottenere l’edificio dal demanio militare e il 4 novembre del 1948 il collegio venne inaugurato con il nuovo nome di Collegio Fratelli Cairoli, denominazione che ha mantenuto fino ad oggi, per onorare la nobile famiglia pavese che fece cosi tanto durante il Risorgimento italiano per l’unità della nazione.
Dalla pianta quadrata, il collegio ha al suo interno un grande giardino alberato su cui si affacciano gli spazi comuni e le camere dove risiedono gli alunni.
Al piano terra, che è un po’ più basso del livello dove si trova la piazza, troviamo la palestra, la lavanderia, una sala per lo studio e la sala dedicata alle mostre ospitate dal Collegio, assieme alla portineria con i locali di servizio.
Nel primo piano rialzato, con i soffitti elevati, vi sono gli altri locali comuni, tra i quali la biblioteca, l’aula magna con i suoi eleganti affreschi e la mensa, che un tempo era il refettorio ed oggi è utilizzata per la prima colazione o in occasioni particolari, dalla Festa delle Matricole fino ai raduni degli ex alunni.
In questo piano si può notare come due lati del Collegio siano decorati con eleganti colonne che, osservate dal giardino, danno una visuale particolarmente affascinante del complesso in generale.
Agli ultimi due piani, oltre alle camere degli alunni, vi sono due grandi terrazzi da cui si può godere una splendida visuale di Pavia e del suo centro storico, fino ad arrivare alla chiesa di San Francesco e al Duomo con la sua cupola.
Con l’eccezione degli spazi residenziali degli alunni, il Collegio è visitabile all’interno solo presentando richiesta alla segreteria.