La chiesa templare di San Damiano
Sulla strada che da Pavia porta a Belgioioso, poco prima dell'abitato di Valle Salimbene si trova la chiesa di San Damiano, con una storia che parte dai Templari….
La chiesa ha una scala d'accesso, che ha lo scopo di isolarla dal passaggio della vicina roggia e ha bella facciata a capanna suddivisa da 4 lesene con al centro il portale ad arco ma è stata deturpata dalla costruzione della casa padronale, avvenuta nell’Ottocento.
All’interno la chiesa ha una pianta divisa in cinque arcate di colonne in cotto, nove finestrelle, campanile a modo di piccola torre, in perfetto stile romanico - lombardo con l’abside che racchiude l’altare, decorato con un paliotto di marmo nero intarsiato di gigli, ma in passato aveva una pala con San Damiano, vescovo di Pavia, con i Santi Guglielmo e Raineri di Pisa, visto come un simbolo delle crociate e dei pellegrinaggi, da sempre legato alle vite di questi due santi.
Sulla controfacciata della chiesetta si nota un dipinto settecentesco dell'Immacolata e altri due con San Giuseppe con la Vergine a destra e del Cristo paziente con l'Addolorata a sinistra.
La chiesa di San Damiano era collegata a quella di San Guglielmo fuori le mura di Pavia, che apparteneva ai cavalieri Gerosolomitani, un ordine il cui compito era quello di difendere i luoghi santi di Palestina, i pellegrini che si recavano e le popolazioni cristiane.
Un'altra importante funzione dell’ordine era aiutare gli infermi e i bisognosi attraverso la gestione di ospedali e lebbrosari.
Nella loro storia era fondamentale la figura di San Damiano, che contribuì a chiudere lo scisma dei Tre Capitoli, una divisione interna della Chiesa tra il VI e VII secolo, quando un gruppo di vescovi interruppe le relazioni con gli altri vescovi e con il papa, rifiutando le decisioni del Concilio di Costantinopoli II del 553.
Ma Damiano fu noto anche per le opere di edilizia che come Vescovo fece realizzare, come i due Battisteri, alcune Chiese e la Domus Episcopi cioè il Broletto che inizialmente fu la sede Vescovile poi divenne in seguito il palazzo comunale.
Come San Guglielmo, anche San Damiano, ricca di possedimenti terrieri, divenne una commenda e vu rimase fino alla soppressione delle commende nel 1797, dovuta ai repubblicani francesi.
Oggi San Damiano è di proprietà della famiglia Marozzi.