La chiesa di Primo e Feliciano a Pavia
Lungo Corso Garibaldi, nel centro storico di Pavia, s’incontra la chiesa di Primo e Feliciano, dalla storia antichissima…
Il primo riferimento al convento di San Primo in Pavia dell'Ordine dei servi di Maria risale al 1354 e lì i frati vissero fino alla soppressione dell’ordine, nel XVI secolo.
Ma i primi cenni alla parrocchia di San Primo risalgono al 1230, poi compare nelle Rationes decimarum del 1322-1323, successivamente nella storia della visita pastorale compiuta nel 1460 da Amicus de Fossulanis ed è menzionata negli atti della visita apostolica di Angelo Peruzzi del 1576.
Con il decreto del 22 giugno 1805 la parrocchia dei Santi Primo e Feliciano fu soppressa e unita alla parrocchia di San Francesco d'Assisi, poi fu ripristinata con decreto governativo il 16 febbraio 1828.
Nel corso del XX secolo, la parrocchia dei Santi Primo e Feliciano è sempre stata inserita nel vicariato urbano e, dopo un decreto del 25 ottobre 1989 del vescovo Giovanni Volta, che rivedeva la struttura territoriale della diocesi, è stata attribuita al vicariato I, zona pastorale del centro.
La chiesa fu costruita nelle forme romaniche verso la seconda metà del XII secolo e presentava una struttura simile a San Teodoro, con tre navate, tiburio, cupola e transetto finto.
Nel XV secolo, alla navata destra fu aggiunta un'altra navata, in stile gotico lombardo, che esiste tuttora, poi l'interno della chiesa fu trasformato in stile barocco, con un presbiterio più ampio che però comportò la distruzione del tiburio, del transetto e dell'abside originale.
Attualmente della chiesa romanica si conserva la facciata, restaurata nel 1940, di un bellissimo color purpureo.
Nella prima cappella a destra è presente un'opera di Agostino da Vaprio del 1498, con al centro la Vergine col Bambino, a destra il beato Bertoni, a sinistra San Giovanni Battista e nella lunetta superiore c’è il Padre Eterno.
Presso il transetto è da vedere una grande tela del pittore pavese Marc'Antonio Pellini con il martirio di San Lorenzo.
Nel presbiterio i due affreschi laterali con episodi della vita dei Santi Primo e Feliciano furono dipinti dal Bardotti nel 1860, quello di sinistra, guardando l'altare, rappresenta il processo ai due fratelli e quello di destra il loro martirio.
Dentro la prima cappella a sinistra si trova una pala del pavese Sabbadini, con il Crocifisso e San Pellegrino, mentre altre opere di pregio sono visibili nella controfacciata della navata gotica annessa alla chiesa e nella navata stessa.