Weekend con la Lippa nel centro storico di Mede
L'Associazione Culturale Fiö e Fiulät d'lä lippä di Mede, sempre presente all'insegna del divertimento e spirito del gioco simbolo del Palio di Mede, proporrà in Piazza Giovanni Paolo II un weekend da non perdere l' 8 e il 9 ottobre.
Sabato 8 ottobre ci sarà un torneo di lippa tra le squadre locali di Mede e domenica 9 ottobre, invece, ripartirà la competizione con gli amici di Milano, Guidizzolo e Verona dell’associazione Giochi Antichi.
Ma che cos’è la lippa, gioco dalle origini molto antiche?
La storia della lippa
Il gioco della lippa presuppone l'utilizzo di due bastoni, una mazza con la quale si percuote un fusello di legno, appuntito alle due estremità, detto lippa.
Colpendo una delle due punte della lippa che è posta sul terreno di gioco si fa schizzare verso l'alto e la si colpisce al volo in modo da allontanarla il più possibile.
Metodologia e dimensioni degli attrezzi di gioco della lippa variano a seconda dei luoghi in cui è praticato, inserendosi completamente nella cultura del territorio.
I diversi sistemi di gioco si possono dividere in quattro modalità, giochi di squadra o individuali; giochi che hanno come obiettivo prioritario la distanza (allontanare il più possibile la lippa dal punto di partenza) o la precisione (raggiungere un’area delimitata nella quale fare entrare la lippa).
Tutti i metodi hanno come costante lo stesso tipo di attrezzi da gioco, anche se di misure diverse.
Nella provincia di Verona, giocare alla lippa è una pratica ludico-sportiva tradizionale particolarmente diffusa.
Ogni anno, l’Associazione Giochi Antichi promuove, in collaborazione con il Comune Verona e altri comuni della provincia veronese, i Campionati veronesi di lippa, a cui partecipa una ventina di squadre della città e della provincia, nonché istituti scolastici, che dimostrano come questo gioco si sta sempre più radicando come consuetudine del territorio veneto.
Ma la lippa, termine presumibilmente lombardo, è un antico gioco tradizionale dalle origini incerte ma sicuramente molto antiche.
Nonostante si consideri questo gioco il più delle volte un gioco fanciullesco ci sono prove che anche nei secoli scorsi venisse giocata da adulti di entrambi i sessi.
La Repubblica Serenissima vietava questo gioco, per motivi di sicurezza, con tanto di pubblici divieti lapidei a Venezia e nei territori da lei controllati, ma le prime testimonianze certe sono state ritrovate nel 2003 dal ricercatore Marco Fittà e risalgono all'XI/XII dinastia Egizia (dal 1990 a.C. al 1780 a.C) e sono custodite al Petrie Museum of Egyptian Archaeology di Londra.
In Italia, invece, il reperto più importante sulla lippa, fatto risalire all'epoca medioevale, è stato scoperto negli anni Novanta del '900 a Bovolone, in provincia di Verona, ed è custodito nella sede della Soprintendenza Archeologica per il Veneto di Verona.
La popolarità e la diffusione di questo gioco sono dimostrate da svariate citazioni in numerosi film di successo, tra cui Guardie e ladri con Totò e Aldo Fabrizi (Italia, 1950), I soliti ignoti con Totò, Marcello Mastroianni e Vittorio Gassman (Italia, 1958), Stanlio e Ollio - Nel paese delle meraviglie (USA, 1934) e Altrimenti ci arrabbiamo con Bud Spencer e Terence Hill (USA, 1974).
Non solo il mondo del cinema si è occupata del gioco della Lippa, anche la letteratura su questo è piuttosto ampia, citazioni del gioco si trovano nell’opera di Mario Rigoni Stern ,Storie dall'Est e in Italo Calvino nel racconto Prima che tu dica Pronto.