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Villaggio delle Uova 2024 a San Martino Siccomario

  • Paola Montonati

villaggio uova 2024Il parco a tema alle porte di Pavia riaprirà sabato 16 marzo con Pecore al Pascolo, dove ancora una volta la natura sarà la protagonista per una realtà che si confermerà anche questa primavera meta privilegiata per grandi e piccini.

L’apertura è stata rinviata a causa del maltempo, poiché purtroppo gli organizzatori si sono trovati costretti a rimandare l’inaugurazione della terza edizione del Villaggio delle Uova di San Martino Siccomario (Pv) prevista per il 9 marzo.

Fino a domenica 7 aprile saranno da non perdere un gran numero di sorprese, animazione, giochi, laboratori creativi intorno a un tema sempre diverso ogni fine settimana ma un comune denominatore che è quello del divertimento all’aria aperta a contatto con la natura in un parco di oltre 35mila metri quadrati ricco di attrazioni.

Senza dimenticare il momento della  caccia alle uova ispirata alla mitica Easter Egg Hunt, tradizione che ha origine in tempi molto lontani quando i riti pagani seguivano il susseguirsi delle stagioni e la primavera veniva celebrata con rituali propiziatori per ingraziarsi la dea Eostre-Easter.

Da sempre raffigurata come un coniglio, la dea donava uova a grandi e piccini per simboleggiare la nascita di una nuova primavera e, per godere di un’esperienza indimenticabile, il Villaggio Pura Vida Farm consiglia di non farsi trovare impreparati e di portare con sé un cestino per scovare e acchiappare più ovetti possibile, quelli che un dispettoso personaggio ha disseminato in giro per tutta la tenuta.

Protagonisti del week-end di apertura sono le Pecore al Pascolo (16 e 17 Marzo) mentre sabato 23 e domenica 24 il villaggio si trasformerà in un’Isola di Cioccolato per celebrare quello che è noto come un anti-depressivo naturale a cui nessuno può resistere e la cui bontà gli ha valso il titolo di cibo degli dei.

Per il fine settimana lungo di Pasqua (30-31 Marzo e 1 Aprile) il parco promette sorprese e tanta Magia mentre per salutare questa terza edizione e dire arrivederci al 2025, i protagonisti assoluti saranno i morbidi, tenerissimi e magici Conigli.

Tante le attrazioni sempre presenti all’eventi come trattorini a pedali, trattorini elettrici, i pedalò per navigare la Lanca, gli animali della fattoria e la casetta del mais dove nuotare e fare capriole in un mare davvero speciale, animazione e laboratori creativi; il parco gonfiabili dove saltare e giocare anche se fuori piove; il labirinto; il toro meccanico; il Corn hole abbatti il barattolo dove poter misurare la propria abilità e precisione.

Il Villaggio è inoltre pet friendly, dato che le famiglie possono portare con sé i propri animali domestici al guinzaglio.

Grazie alle numerose attrazioni ed installazioni tematiche, il Villaggio delle Uova è anche il luogo ideale per scattare meravigliose foto ricordo di famiglia, nel parco c’è anche il ristorante La Lanca, con prenotazione obbligatoria al 03821727818,  e svariati food corner sempre aperti.

Le antiche origini della Pasqua ebraica

Pesach zeman charutenu è la frase che per gli ebrei significa Pasqua, tempo della nostra liberazione, cioè quella del popolo ebraico dall’Egitto dopo secoli di schiavitù e il viaggio verso la Terra Promessa.

La Pasqua ebraica cade il 15 del mese di Nisan, che coincide con l’inizio della mietitura e della primavera e dura 8 giorni, dei quali i primi due e gli ultimi due sono feste solenni.

Il giorno che precede l’inizio della Pasqua è quello della Festa dei Primogeniti, che ricorda i primogeniti ebrei risparmiati durante l’ultima piaga inflitta all’Egitto.

Infatti Pasqua per gli ebrei è Pesach che significa Passare Oltre, ciò che fece Dio durante la notte in cui inflisse la piaga al popolo egiziano risparmiando i bambini del suo popolo.

Nei giorni successivi alla notte tra il 14 e il 15 di Nisan c’è la Festa dei Pani non lievitati, che ricorda il modo in cui si otteneva la fermentazione di una nuova farina dalle focacce non fatte lievitare.

A ciò segue il Seder, un pasto commemorativo che avviene nelle prime due sere di festa e che simboleggia la redenzione del popolo ebraico.

In ebraico Seder è l’Ordine, così durante queste due cene è seguito un ordine rituale di gesti, preghiere e pietanze legati alla fuga dall’Egitto e la liberazione del popolo ebraico.

Nella simbologia della festa il piatto utilizzato durante il Seder è decorato con erbe amare, che simboleggiano l’amarezza della schiavitù, un uovo, simbolo della vita che rinasce, un pezzo d’agnello, il cui sangue salvò i primogeniti, una ciotolina contenente la charoset, un dolce che ricorda la malta utilizzata dagli ebrei per le costruzioni dei mattoni delle case egiziane e un pezzo di pane azzimo.

Poi durante la cena è sistemata sul tavolo la Coppa di Elia, il cui posto è lasciato libero nel caso in cui il profeta arrivi per accompagnare il popolo cristiano verso il Messia.

Durante tutto il periodo della Pasqua non bisogna mangiare ogni pietanza che contenga il lievito, in ricordo dei pani consumati dal popolo ebraico durante la fuga dall’Egitto, quando non ebbero tempo per farli lievitare.

Così l’unico pane disponibile nel periodo pasquale è il pane azzimo, cioè il non lievitato e nello stesso periodo sono preparati i matzot, pietanze che non contengono lievito.

Le differenze con la Pasqua cristiana sono numerose, poiché per gli ebrei, il Messia non è ancora arrivato, mentre i cristiani ne celebrano la resurrezione.

Anche il calcolo del periodo della Pasqua è diverso, gli israeliani fanno riferimento al calendario ebraico, mentre i cristiani a quello ecclesiastico, la Pasqua ebraica cade sempre in un periodo compreso tra il 26 marzo e il 25 aprile, mentre quella cristiana tra il 22 marzo e il 25 aprile. Inoltre, mentre la Pasqua cristiana cade di domenica, la Pasqua ebraica soltanto di lunedì, martedì, giovedì e sabato e mai di domenica, considerata giorno vietato.

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