Skip to main content

Un Rettore davvero Magnifico. Plinio Fraccaro e l'Università di Pavia

  • Paola Montonati

17156 170 fraccaro620Mercoledì 6 novembre, alle 21, presso l’Aula Porro del Collegio Plinio Fraccaro di Pavia, si terrà l’incontro Un rettore davvero magnifico. Plinio Fraccaro e l’Università di Pavia.

Plinio Fraccaro (Bassano del Grappa, 8 gennaio 1883 – Pavia, 1 novembre 1959) è stato uno dei più famosi Rettori dell'Università degli Studi di Pavia.

Nato nella modesta famiglia di Maria Marostica e di Antonio Fraccaro, un falegname che nel 1897 emigrò in America senza più dare notizie.

Nel 1901 prese la maturità nel Liceo classico Antonio Canova di Treviso e, iscrittosi alla facoltà di lettere e filosofia dell'Università degli Studi di Padova, si laureò con una tesi sul De gente populi Romani, uno scritto di Terenzio Varrone sulla preistoria romana.

Dopo aver insegnato negli Istituti tecnici di Padova, Mantova e Roma, dove conobbe storici e filologi come Ettore Pais, Julius Beloch e Giorgio Pasquali, nel 1915 ottenne la cattedra straordinaria di Storia antica all'Università degli Studi di Pavia, dove insegnò per tutta la vita, alternando i corsi sulle civiltà del Mediterraneo orientale, la Grecia, Roma.

Fu un esperto di geografia e topografia e, con Mario Baratta e il geografo e cartografo Luigi Visintin, lavorò agli atlanti geografici De Agostini di cui vennero pubblicate numerose edizioni. Antifascista, Fraccaro fu uno dei pochi docenti dell'ateneo pavese a non prendere la tessera del Partito Fascista, ma collaborò all'Enciclopedia Italiana per la sezione Antichità diretta da Gaetano De Sanctis, per la quale scrisse 208 voci sulla storia di tutte le antiche civiltà del Mediterraneo.

Dopo il 25 luglio 1943 fu nominato rettore dell'Università di Pavia fino al febbraio 1944 per tornare in carica dal 26 aprile 1945 fino alla morte.

Nei quindici anni del suo rettorato, alla promozione delle strutture collegiali e a forme di assistenza per gli studenti disagiati affiancò l’ampliamento dell'ateneo, ottenendo finanziamenti per le opere universitarie dagli industriali di Pavia e dintorni, anche con la creazione di nuove cattedre d’insegnamento in ambito scientifico e letterario.

Membro dell'Accademia dei Lincei, nel 1953 venne insignito della laurea honoris causa a Oxford e furono suoi allievi Alfredo Passerini, Giacomo Devoto, Gianfranco Tibiletti, Dante Zanetti, Albino Garzetti, Giovanni Forni, Emilio Gabba e Lellia Cracco Ruggini.

A sessant’anni dalla scomparsa lo ricordano Elisa Signori e Francesco Torchiani del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Pavia, introduce Renata Crotti.

Pin It