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Un elefante a Pavia

  • Paola Montonati

elefante 1Dall’India a Pavia, passando per la Francia, un viaggio durato più di due secoli.

Dal 30 aprile  al 31 ottobre, presso l’Aula Forlanini in piazza Leonardo Da Vinci a Pavia, sarà possibile visitare gratuitamente un colossale elefante imbalsamato, di mezza tonnellata di peso e tre metri di lunghezza, che rappresenta uno dei maggiori esemplari scientifici di pachiderma della storia.

La mostra è stata organizzata dal Museo di Storia Naturale dell’Università di Pavia, con il Sistema Museale dell’Ateneo e la piattaforma di crowdfunding Universitiamo, mentre il progetto è stato ideato da  Giorgio Mellerio, Paolo Guaschi, Jessica Maffei, Stefano Maretti, Edoardo Razzetti e Gloria Rezzani. 

Tutto questo farà parte del progetto Scienza in Giro, che promuove i musei tecnici scientifici della regione Lombardia e della provincia di Pavia, mentre la società di pulizie Playpus di Milano si occuperà del lungo e attento restauro dell’elefante, che era in archivio da ben due secoli.

La storia dell’elefante di Pavia inizia nel 1772 quando, dopo essere stato catturato in India, venne caricato su una nave della Compagnia delle Indie per essere offerto in dono alla corte francese.

Dopo un lungo viaggio, finalmente dieci mesi dopo, il prezioso carico arrivò in un porto della Bretagna, dove cominciò la sua marcia verso Versailles nello stupore generale.

Arrivato a corte, l’elefante divenne una delle attrazioni della corte di Luigi XV, fino a quando nel 1782 non morì annegato in uno dei canali che irrigava il parco reale.

Dopo essere stato imbalsamato, il pachiderma nel 1812 fu donato all’Università di Pavia da Napoleone Bonaparte, che da tempo finanziava il Museo di Storia Naturale dell’ateneo, fondato da Maria Teresa d’Austria pochi anni prima.

Ora, dopo 60 anni di ritiro nel sottotetto del Castello Visconteo, l’elefante torna a essere visibile a tutti, grazie al restauro del 2014 avvenuto a Palazzo Botta che ha arginato i danni del tempo sulla pelle dell’animale.

L’aula è aperta tutti i giorni dalle 10 fino alle 18, per le visite guidate si dovranno pagare tre euro. 

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