The Dark Side in Pavia. Volume 2
Per l’Epifania a Pavia si terrà il secondo appuntamento con le visite guidate della Dedalo sul tema del mistero e delle leggende legate alla città dei Visconti e degli Sforza, come la storia dell’Angelo della peste e dell’Impiccato dell’affresco di San Teodoro.
La leggenda dell’Angelo della peste risale agli anni in cui San Damiano era vescovo di Pavia, quando una tremenda pestilenza decimò la popolazione e i pavesi dovettero fuggire sulle colline e nelle campagne.
Per la città deserta, durante la notte, i cittadini rimasti vedevano due angeli, il primo vestito di bianco, simbolo della vita, impugnava una spada fiammeggiante e lottava con un angelo rosso, simbolo della morte, che bussava alle porte delle case e, per i colpi dati, indicava le persone che sarebbero morte il giorno successivo.
Allora San Damiano portò da Roma la reliquia del braccio di San Sebastiano che, condotta in processione per la città, aiutò l'angelo bianco che, arrivato in Strada Nuova e dopo aver lottato con l'angelo rosso, lo scacciò dalla città, con la peste, tramite l’antica Porta Ticino, che si trovava all'imbocco del Ponte Coperto.
Inoltre l'angelo tornò a Pavia per fermare un'esondazione del Ticino che stava invadendo gran parte di Strada Nuova e lo fece parandosi di fronte alle acque minacciose e alzando il braccio per intimargli di regredire.
Per ricordare questo miracolo i pavesi fecero murare in Strada Nuova, sull’angolo con via Bernardino Gatti, il bassorilievo di marmo bianco di un angelo col braccio alzato nella direzione di Porta Ticino.
Nella pianta iconografica di Pavia affrescata dal Lanzani e custodita nella chiesa di San Teodoro, gli ingressi al ponte coperto vengono mostrati come una serie di torrioni fortificati e, dalla merlatura di quello di mezzodì, s’intravede un impiccato.
La leggenda racconta che era il conte Ludovico Barbiano di Belgioioso, che durante l'assedio di Pavia, quando doveva difendere la città dagli assalti di Lautrec, l'aveva abbandonata.
Quando il principe Alberico nel 1812 contribuì alle spese per l’edificazione dell'obelisco di viale Matteotti, accettò, ma alla condizione che l'impiccato fosse nascosto agli occhi dei fedeli.
Così il Comune nascose l'affresco con una pala d'altare, ma ancora oggi, una figura, appesa alla merlatura, rimane comunque visibile.
The Dark Side inizierà domenica 6 gennaio alle 14.45, con la partenza in piazza del Duomo.
Maggiori info e le prenotazioni si possono fare scrivendo a dedaloturismo@gmail.com oppure telefonando al numero 0382539638.