Santa Rita a Torre d’Isola
E’ davvero molto attesa la festa di Santa Rita a Torre d’Isola e il MEC-Mercatino Enogastronomico della Certosa di Pavia sarà tra i protagonisti della manifestazione nell’ultimo weekend di maggio.
Nel programma di domenica 28 maggio sono molte le iniziative proposte dal Circolo Amici dell’Oratorio e dal Comune di Torre d’Isola, come giochi e intrattenimento per i bambini e i ragazzi, un Luna Park, giochi da tavolo e attività agresti in compagnia della mucca Margherita: una mucca didattica a grandezza naturale che i bambini potranno mungere.
Al Circolo Amici dell’Oratorio ci sarà il tradizionale pranzo di Santa Rita, con risotto, salumi, formaggi e specialità tipiche e il farmers’ market della Certosa verrà allestito nel Parco Ravizza in frazione Massaua, davanti alla chiesetta.
Nella vetrina del MEC ci sarà il meglio della produzione agricola del Pavese, dell’Oltrepo, della Lomellina e del vicino Monferrato a filiera corta e garantita, che dà la possibilità ai consumatori di degustare e acquistare il meglio della food valley pavese.
Il ricchissimo catalogo comprende tra gli altri il meraviglioso pane di Marco Bernini, formaggi dal Canavese, vino dell’Oltrepò, salame di Varzi, offelle di Parona, confetture e salse, verdura frutta di stagione, riso, olio, taralli e olive dalla Puglia, mentre un piccolo mulino elettrico macinerà il riso per una freschissima farina perfetta per dolci e fritti.
Ma chi era Santa Rita da Cascia?
Nel 1381 a Roccaporena, un piccolo sobborgo di Cascia, nacque Margherita Lotti, al mondo conosciuta come Santa Rita da Cascia.
Rita, dopo un’adolescenza illuminata dall’insegnamento saggio e pacifico dei genitori, visse un breve matrimonio con Paolo di Ferdinando, uomo rude che pagò con la vita la volontà di redimersi.
La vedovanza di Rita venne resa più dura dalla morte dei due figli, poi visse per anni nel monastero agostiniano, con una serie di stimmate impresse sulla fronte, simbolo della sua santità e della condivisione dei dolori del Cristo cui sempre si era rivolta.
A Roccaporena c’è ancora la casa maritale di Rita, che la santa trasformò in un Lazzaretto, per prendersi cura degli ammalati, e l’orto del miracolo, dove nell’inverno del 1457 fiorì una rosa e maturò un fico, omaggio divino al suo cammino ultraterreno e oggi simbolo della sua santità.
E Cascia ogni anno si illumina di decine di migliaia di fiaccole nella notte del 21 maggio, per ricordare la morte di Rita, avvenuta nel 1457.