Sagra dell’anatra di Ceretto
Da venerdì 30 agosto a domenica 1 settembre, ogni sera dalle 19:30 alle due di notte, Piazza Ragazzi Del '99 di Ceretto Lomellina proporrà la 43ª edizione della Sagra dell’anatra, una manifestazione culinaria organizzata dal comitato Folkloristico Tuttinsieme con il patrocinio del Comune di Ceretto.
Il menù d’eccezione vedrà Panissa, Pasta al ragù d’anatra, Stinco, Anatra al Forno e altre pietanze a base d’anatra e non solo, oltre a un ricco intrattenimento musicale.
Ceretto è un piccolo borgo rurale che si trova sulla riva destra del torrente Agogna ed è ricordato nelle antiche cronache con il nome di Canziano, forse perché parte delle terre dei canonici regolari di Mortara, che vi stabilirono un loro priorato.
Successivamente il paese mutò il nome in Cerretum, probabilmente per via dell'esistenza di fitti boschi di cerri e venne governato dai Conti palatini di Lomello, un ramo dei quali prese nome da Ceretto, rappresentato dai conti palatini Bonifacio e Uberto, ma questo ramo della casata si estinse nei decenni seguenti.
Nel XV secolo il luogo fu un feudo dei Beccaria di Pavia, che dominavano il territorio dalla metà del XII secolo, e successivamente dei Giorgi, sempre di Pavia.
Verso il 1637 fu infeudato a Egidio de Roma, patrizio milanese il cui nipote Gregorio fu chiamato Orsini di Roma per via di una supposta discendenza dagli Orsini.
Il feudo degli Orsini di Roma durò dal 1647 fino all'abolizione del feudalesimo nel 1797, poi Ceretto, con tutta la Lomellina, entrò a far parte dei domini dei Savoia nel 1707 e nel 1859 fu incluso nella provincia di Pavia.
I nomi dei vicoli del paese danno una serie d’indicazioni sulle costruzioni ormai scomparse, come un Monastero dedicato al Santo Sepolcro, distrutto nel XVI secolo, e il Castello, ricostruito dai Beccaria, che era ubicato sopra un'altura, in fondo al vicolo del Torrione, mentre in via Roma è visibile su un edificio lo stemma priorale dell'Ordine Mortariense di Santa Croce.
Cuore del borgo è la Chiesa di San Pietro Apostolo, eretta nel XIV secolo, da sempre alle dipendenze dei Canonici Lateranensi di Mortara che la resero fin al 1778.
La chiesa venne poi ricostruita a partire dal 1764 sulle tracce dell'edificio più antico, infatti si vedono strati di mattoni romani, mura medievali a fustelli e ricostruzioni del XV secolo sotto lo stile barocco piemontese, con una pianta a croce latina e l'altare maggiore di marmo policromo.
All’interno sono da vedere la stanza priorale, sopra la sacrestia, con stucchi e porta del XVI secolo e una tazza acquasantiera in marmo rosso raffigurante il Cristo sofferente risalente al XV secolo.
Molto noto è il presepe motorizzato, i cui giochi di luce e cascate d’acqua, con ben 200 statuine in movimento, da anni nel periodo natalizio portano a Ceretto un buon numero di visitatori da tutta la Lomellina e dalle provincie vicine.