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Pavia Uno : Uno con Pasquale Massacra

  • Paola Montonati

massacra uno 1Domenica 21 maggio dalle 17 alle 19, ci sarà un nuovo appuntamento, con l'iniziativa Uno:Uno. A tu per tu con l'opera, organizzata dai Musei Civici del Castello Visconteo.

Il quarto appuntamento del 2017 è dedicato alla presentazione di Festa da ballo in una locanda, del pittore pavese Pasquale Massacra (1819-1849), grande protagonista dell'Ottocento italiano.

Il dipinto sarà donato ai Musei Civici dallo scrittore pavese Mino Milani, e verrà esposto in modo permanente nel nuovo allestimento della Quadreria dell'800.

La conferenza sarà presentata da Susanna Zatti e dallo stesso Milani, e sarà accompagnata da un intrattenimento musicale a cura dell'Istituto Superiore di Studi Musicali Franco Vittadini.

A Massacra Francesco Hayez aveva predetto un glorioso avvenire, ma la vicenda artistica del pittore pavese s’intrecciò con l'adesione agli ideali patriottici antiaustriaci, che lo portarono alla morte a soli trent'anni.

Sensibile innovatore del genere storico, come Domenico Morelli e Federico Faruffini, Massacra ricercava la verità senza tralasciare i sentimenti dei personaggi raffigurati nelle sue composizioni.

Quando Massacra venne ucciso a tradimento fuori da un'osteria, il corpus delle sue opere fu messo all'asta e disperso nel corso degli anni, ma i Musei Civici sono riusciti col tempo a recuperare gran parte dei lavori, per donazione di Maria Marozzi a nome del patrigno Giuseppe, per acquisto del Municipio presso le sorelle Massacra, dalle raccolte della Civica Scuola di Pittura, per lasciti e doni di collezionisti locali.

Tutte le opere del Massacra raccontano la sua breve esperienza d'arte, a cominciare dal Paesaggio con macchiette un acquerello eseguito nel 1833, alla coppia di fermausci a forma di paggio e alle due insegne per il negozio di un arrotino, che si collegano con l'esperienza di garzone-decoratore presso la bottega dei Santi, al cartone dell'affresco con la Madonna col Bambino eseguito per un'edicola lungo la strada da Pavia a Belgioioso, al bozzetto per l'orologio dell'Università, oltre agli schizzi e le opere lasciate incompiute alla morte.

Pasquale Massacra usava la tecnica dell'affresco e spesso li realizzava in cambio di una scodella di minestra nelle cascine del pavese e nelle case signorili.

Per lo più i suoi lavori erano Madonne e Crocifissioni, ma anche temi mitologici e allegorici come la Salute del 1846, sullo scalone di casa Cairoli, Amore e Psiche in casa Spairani o la Giovinetta col secchio nella casa del farmacista Ferretti.

Tra le imprese più ambiziose del Massacra, i Musei Civici conservano il monumentale affresco di Fra Jacopo Bossolaro che dal carroccio arringa il popolo eccitandolo contro i Beccaria.

Il ritrovo sarà presso la biglietteria dei Musei Civici alle 17 senza bisogno di prenotazione.                 

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