Pavia Sergio Dangelo – Les Rendez-Vous
Nello Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia, da venerdì 18 novembre a domenica 18 dicembre, si terrà la mostra Sergio Dangelo – Les Rendez-Vous, sul lavoro di uno degli artisti più originali del secondo dopoguerra, fondatore, con Enrico Baj, del Movimento Arte Nucleare, curata da Francesco Tedeschi e promossa dall'associazione Giorgio La Pira di Pavia in collaborazione con il Settore Cultura del Comune di Pavia.
Nella mostra, secondo un percorso cronologico, saranno esposte un'ottantina di opere, tra cui una cinquantina di dipinti e lavori a parete, una ventina di collage e una dozzina di Hand-mades o assemblaggi tridimensionali, testimoni di una personalità formidabile per idee, virtuosismo e sperimentazione.
Le opere provengono da diverse collezioni private, dalla Fondazione Mudima di Milano e dalla collezione Intesa Sanpaolo.
Con l'esposizione pavese, l'opera di Sergio Dangelo, nato a Milano nel 1932, tornerà in uno spazio pubblico, per raccontare una lunga storia artistica, che l’ha visto partecipare a numerosissime esposizioni in tutto il mondo ed è presente in diversi musei e raccolte d'arte moderna e contemporanea, come nelle sale della casa museo Boschi Di Stefano di Milano.
Come fondatore del Movimento Arte Nucleare, Dangelo ha unito le esperienze della pittura di matrice informale con le idee di un'arte dell'irrazionale o del sovrarazionale, partendo dal Surrealismo fino alle correnti europee del secondo dopoguerra, tra cui i componenti del gruppo Cobra.
Dopo l'esperienza del Movimento Nucleare Dangelo ha continuato un dialogo con l'arte internazionale non sempre riconosciuto nel contesto artistico italiano, mentre le sue opere si rinnovavano nel corso degli anni, passando dalle composizioni in cui il segno diventa scrittura della metà degli anni Cinquanta, a quelle più rarefatte nel corso degli anni Sessanta.
Accanto alla pittura, un altro strumento che l’artista ha usato è il collage, che l’ha spinto ad adottare le più inventive proposte di assemblaggio.
Sia nelle realtà degli incontri e della condivisione di modi di agire e di essere, quanto sul piano di corrispondenze di sensibilità che conducono ad avere rapporti con figure apparentemente lontane, si possono vedere nelle opere del pittore vari omaggi ad artisti, scrittori e musicisti, che vanno da Meret Oppenheim a Max Ernst, da Thelonious Monk a Erik Satie, da Jacques Prévert a Gabriele d'Annunzio, sempre approfondendo tanti aspetti della creatività e dell’arte del secolo breve.
La mostra sarà visitabile da martedì a venerdì dalle 16 alle 19, sabato e domenica dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.