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Pavia Passeggiate Urbanistiche

  • Paola Montonati

pavia passeggiate 2Giovedì 18 febbraio, alle 17 presso il Policlinico San Matteo di Pavia, inizierà l’iniziativa Passeggiate Urbanistiche, ideata dalla Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Pavia, con cinque seminari che analizzeranno importanti problematiche di sviluppo e trasformazione della città di Pavia, cui sono invitati sia professionisti sia cittadini pavesi.

La presentazione dice “Come architetti, dobbiamo infatti riconoscere che lavorare nella situazione che si è concretizzata in questi anni richiede una profonda revisione del ruolo di progettista. Tale revisione deve partire sia dagli strumenti, che consentano di analizzare il presente, sia dalla necessità di ridefinire il campo di azione professionale. La sfida proposta è saper guardare alla città che crediamo di conoscere bene, per individuare nuovi modi per interpretarla e nuove strategie per rigenerarla. Le Passeggiate Urbanistiche sono un espediente tecnico per cercare di vedere la città sotto una luce diversa e immaginare nuove possibilità di sviluppo da attuare con nuove soluzioni. Questa iniziativa è rivolta principalmente agli architetti, ma è utile per tutti i cittadini che sono curiosi di guardare alla città per coglierne le caratteristiche sulla scorta del racconto di un gruppo di studiosi che la vedono per la prima volta e la descrivono alla luce delle loro esperienze professionali, al fine di risaltarne gli aspetti positivi ora in parte inespressi”.

Gli incontri, proposta col patrocinio di Comune, Provincia, Università degli Studi e Camera di Commercio di Pavia, saranno preceduti da una conferenza stampa e si svolgeranno con cadenza trisettimanale.

Il primo è con Luca Imberti, architetto libero professionista, che lavora nel campo della progettazione architettonica e urbanistica e che proporrà il tema L’economia del Welfare. I servizi pubblici nella città.

La dotazione di servizi pubblici nella città e la capacità di fornire un adeguato sistema di welfare ai suoi abitanti sono state la colonna portante di molti dei piani urbanistici degli anni Settanta e Ottanta, ma la crisi economica di questi anni ha condotto a un progressivo ridimensionamento dei servizi e l’abbandono di ogni progetto di sviluppo.

Ora, tra scelte obbligate di riduzione, accorpamento e alienazione delle strutture pubbliche, il sistema del welfare urbano e il complesso ruolo che ha nella città devono essere ripensato del tutto, dato che i servizi pubblici richiedono un ingente investimento di risorse, che conduce a un’economia che spesso determina in modo notevole la capacità e l’attrattiva di un sistema urbano.

Le domande sono “Qual è il rapporto di Pavia con i suoi servizi? L’Università, il Policlinico San Matteo e gli altri poli sanitari, sono da sempre un’eccellenza della città e un forte elemento di attrazione. E’possibile un’ulteriore valorizzazione in grado di stimolare la nascita di nuove iniziative economiche?”

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