Pavia: Anatomia della città
Nel pomeriggio di sabato 23 maggio, il Museo per la storia dell’Università degli Studi di Pavia proporrà un percorso tra la strada e il museo, con lo scopo di rievocare la nascita della chirurgia moderna e degli studi anatomici, con la vita di Giacomo Rezia, Giovanni Alessandro Brambilla e Antonio Scarpa.
I partecipanti si ritroveranno alle 15 in Via Scarpa all’angolo con piazza San Michele, dove si trova la casa in cui abitò per alcuni anni l’anatomista Antonio Scarpa, che successivamente si sarebbe trasferito nella campagna pavese.
Il giovane medico avrebbe passato il resto della sua vita nel comune di Bosnasco, in cui oltre a continuare il suo lavoro come dottore di campagna, collezionò, nel suo studio, alcuni splendidi dipinti degli artisti pavesi tra il Settecento e l’Ottocento.
Da lì il piccolo gruppo si sposterà in via Rezia, dove visse Giacomo Rezia, cugino di Alessandro Volta, il più noto fisico italiano del Settecento, che studiò a Pavia e dopo essersi laureato, a 27 anni divenne docente titolare della cattedra di Anatomia e Istituzioni chirurgiche, una delle più ambite all’epoca.
L’ultima tappa del viaggio sarà presso palazzo Brambilla, in Strada Nuova, che ora ospita un noto istituto di credito, ma che un tempo era la residenza privata di Giovanni Alessandro Brambilla, medico e professore, che dopo anni stava cercando di avere una vita tranquilla e serena lontano dalle tensioni pubbliche.
Ma, a causa dell’arrivo di Napoleone a Pavia, Brambilla, che era fedele agli Austriaci, dovette fuggire dalla città e si diresse verso Vienna, ma non ci arrivò mai, dal momento che morì, stremato dalle fatiche del lungo viaggio, a Padova nel 1800.
Dopo tutto questo, alle 16 si potranno visitare le sale dedicate agli anatomisti presso il Museo per la storia dell’Università degli Studi di Pavia, con pregevoli oggetti tra cui le tavole anatomiche di Scarpa e gli strumenti chirurgici di Brambilla.
La quota di partecipazione all’itinerario sarà di cinque euro da versare in loco.