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Pavia: A tu per tu con la Sibilla

  • Paola Montonati

sibilla 1Per l’appuntamento del 30 agosto, la rassegna Uno:Uno. A tu per tu con l’opera, promossa dai Musei Civici del Castello Visconteo, con il sostegno dell’Associazione Amici dei Musei Pavesi, proporrà un viaggio nella storia di La Sibilla Persica, un olio su tela del pittore Felice Giani, che venne dipinto alla fine del Settecento.

Questo lavoro giovanile, che venne dipinto da Felice Giani mentre viveva a Roma, è una fedele copia della Sibilla Persica di Giovanni Battista Barbieri, detto il Guercino, oggi conservata alla Pinacoteca Capitolina di Roma, e raffigura bene la formazione del giovane artista piemontese.

Dopo aver terminato il dipinto, Giani regalò il suo lavoro alla famiglia Malaspina, amica dei Botta Adorno, che lo aveva introdotto nella nobiltà romana.

Verso il 1874 La Sibilla Persica appare con il titolo di opera di Felice Giani nel catalogo dei dipinti del marchese Luigi Malaspina, che lo aveva ricevuto dalla nonna Teresa, morta nel 1809, poi venne esposto presso la sala delle stampe dello Stabilimento di Belle Arti e verso l’inizio del XX secolo venne catalogata come parte dell’inventario dei dipinti della Pinacoteca pavese.

Con la fine della seconda guerra mondiale il dipinto venne ceduto in prestito a Palazzo Mezzabarba, per poi venir rubato il 23 gennaio 1985, tramite un lungo taglio della tela lungo i bordi, che però venne eseguito in modo alquanto grossolano.

Il dipinto venne ritrovato due mesi dopo nella casa di un pittore, che era stato arrestato a causa di un tentativo di furto ai danni dei Musei Civici, ma il danno era stato riparato dal padre del ladro, restauratore di professione.

Ma i guai della Sibilla Persica non erano finiti, infatti il dipinto venne gravemente danneggiato durante il nubifragio del 29 agosto 1988, per poi essere restaurato nel 1990 da Paola Zanolini, che lo riportò alle dimensioni originarie, ricostruendo la parte centrale ai bordi, circa sette centimetri per parte, che erano stati ridimensionati nel furto e rimasti attaccati al vecchio telaio.

Il dipinto sarà presentato al pubblico da Davide Tolomelli, dei Musei Civici di Pavia, a partire dalle 16.30. 

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