Pasqua gastronomica alla Certosa
Con la Pasqua, che simboleggia la rinascita della primavera, anche la cucina si popola di nuovi odori e sapori più gustosi, come a indicare la fine dei minestroni e zuppe invernali sostituiti da più saporite macedonie e insalate.
Anche il mercatino enogastronomico della Certosa di Pavia, nel weekend di domenica 5 e lunedì 6 aprile, festeggerà l’inizio della bella stagione con tante novità gustose e ben due allestimenti, uno presso la Via del Monumento presso lo storico complesso religioso e il secondo il lunedì di Pasqua nella corte di uno dei gioielli architettonici e religiosi del Milanese, l’abbazia di Morimondo, edificata nel XI secolo dai monaci francesi di san Bernardo da Chiaravalle.
In entrambe le occasioni, che avranno inizio dalle 9 del mattino di domenica alla Certosa di Pavia e dalle 9 di lunedì presso la Corte dei Cappuccini dell’abbazia, ci saranno i produttori e gli espositori delle aziende coinvolte, che racconteranno curiosità sui loro prodotti e su com’è lavorare in un ambiente a filiera corta.
Per molti appassionati di gastronomia e turisti innamorati del Medioevo questi mercatini sono un viaggio tra i sapori e gusti che provengono da un tempo oggi lontano, ma in realtà molto più vicino di quello che sembra.
Tra le varie bancarelle del mercatino sarà possibile trovare i migliori prodotti della food valley, collocata tra Milano, Piacenza e Alessandria, che da anni soddisfanno la curiosità degli amanti dello slow food locale.
Nei salumi spiccano il Varzi DOP, che viene prodotto con l’uso del filetto di maiale, e il salame d’oca di Mortara IGP, una delle migliori produzioni della Lomellina, mentre, sempre da Mortara, arrivano i paté e i prosciutti d’oca, senza dimenticare il riso e i vini dell’Oltrepò.
Dal Carcere di Monza arriva una buonissima pasta artigianale, mentre Breme propone la dolcissima cipolla rossa e la fattoria La Robinia di Mornico Losana lo zafferano.
Tra la novità ci sono i prodotti di gastronomia storica, basati sulle ricette degli antichi greci e romani, oltre a una serie di birre prodotte come nel Medioevo.