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Mede La festa d’J’angial

  • Paola Montonati

mede jangal 1Nella calda serata di sabato 16 luglio, a partire dalle 18, il rione J’angial di Mede festeggerà, con una festa di mezza estate per la fine del lungo restauro della Chiesa degli Angeli, uno dei tesori architettonici della Lomellina.

Inizialmente intitolata a San Francesco d’Assisi, la chiesa venne poi consacrata al Santissimo Sacramento, a San Michele e agli Angeli.

Eretta agli inizi del Cinquecento, la chiesa era parte del convento di Santa Marta, fondato nel 1581, come ricorda un editto di papa Sisto V.

Quando, nel 1587 vennero trasferite le monache del convento, a causa di una serie di disordini avvenuti nel complesso, il 28 dicembre 1590 la chiesa fu ceduta alla compagnia dei Frati Francescani Minori Osservanti, che vi vissero per ben 90 anni, fino a quando, a causa di un decreto del 15 marzo 1681, vennero dispersi in una serie di conventi minori, mentre la chiesa fu affidata ai Padri Francescani Minori Riformati.

I nuovi monaci diedero un notevole impulso alla storia e cultura del monastero, con anche uno studio di teologia, una grande biblioteca, un ospedale per i più poveri e una farmacia con medicinali gratuiti per i contadini della zona.

mede jangal 2I Padri rimasero a Mede fino al 1805, poi soppressi da Napoleone, e il convento rimase chiuso fino al 1817, quando tornarono i Savoia.

La chiesa fu ceduta alla Confraternita di San Michele e del Santissimo Sacramento, che la restaurò a sue spese, mentre il convento venne raso al suolo nel 1840 e i suoi muri divennero parte della filanda Ceriana.

Sulla facciata della chiesa c’è, sopra il portone principale, un affresco che raffigura San Michele, copia di uno di Guido Reni.

La navata della chiesa, molto ampia, è affiancata da tre cappelle per lato, mentre nell’abside c’era un affresco che raffigurava l’Assunta circondata da angeli e figure simboliche, di cui oggi rimangono solo la testa della Madonna, le mani e il braccio sinistro.

Di stile barocco è l’altare maggiore, mentre il tabernacolo è decorato con quattro colonne all’esterno ed è foderato di seta all’interno.

La festa inizierà alle 18, con la Santa Messa alla Chiesa degli Angeli, seguirà la grande tavolata in via Invernizzi, a cui tutti sono invitati.

Alle 21.30 ci sarà la presentazione dei lavori di restauro, a cura dell’architetto Vittorio Sacchi, responsabile dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Vigevano, e della restauratrice Daniela Bio, con l’accompagnamento musicale della Corale San Marziano di Mede.

La partecipazione alla cena dovrà essere prenotata presso la Cartoleria Orbelli e la Tabaccheria Comelli in Piazza della Repubblica, Il Botteghino di Pierino in via Besostri, l’Oratorio Don Bosco in via Bialetti e la RSA Mede in Piazza Marconi entro il 14 luglio.

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