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Maria Corti: una vita per la parola

  • Paola Montonati

mariacorti 1Venerdì 17 maggio, alle 17 presso il Salone Teresiano della Biblioteca di Pavia sarà omaggiata Maria Corti, filologa, storica della lingua e scrittrice, nel 50 anniversario del Centro Manoscritti da lei fondato, con una mostra bibliografica e la presentazione del libro Maria Corti: una vita per la parola, edito da Santa Caterina, a cura degli studenti del corso di Editoria letteraria dell'Università di Pavia sotto la guida di Roberto Cicala.

Interverranno, con la rettrice del Collegio Santa Caterina Giovanna Torre, il presidente della Fondazione Maria Corti Angelo Stella, la presidente del Centro Manoscritti Gianfranca Lavezzi, il direttore di Dipartimento di Studi Umanistici Maurizio Harari, con Marzio Porro e Roberto Cicala, che hanno curato i testi introduttivi del libro.

Gli studenti proporranno un reading dalle sue opere, per un viaggio su Maria Corti attraverso i casi editoriali che l'hanno vista protagonista tra saggi, narrativa, curatele e riviste, fino al Centro Manoscritti dell'Università di Pavia.

Al libro hanno collaborato Lorenza Basile, Silvia Bernuzzi, Martina Berta, Sara Bonetti, Pietro Cagnani, Claudio Caspani, Laura Cazzini, Lucia Ernè, Elisa Magro, Alice Mazzarello, Laura Meloni, Alessia Montanaro, Beatrice Mori, Elisa Ombri, Rossella Palumbo, Eleonora Pasquariello, Martina Pessino, Giorgia Penacca, Giusy Sferruggia, Alessandro Tacchino, Erica Veniani, Nicoletta Zanni, partecipanti al corso di Editoria letteraria del Collegio Santa Caterina, che promuove anche il master Professioni e prodotti dell'editoria.

Maria Corti, nata a Milano il 7 settembre 1915, fu una studiosa, docente, scrittrice: un'autentica organizzatrice di cultura, che dopo la laurea avviò la sua attività di docente nelle scuole secondarie superiori, poi dal 1955 presso l'Ateneo pavese.

Nel 1962 vinse la cattedra di Storia della lingua italiana all'Università di Lecce, tornando due anni dopo a Pavia come docente ordinario e strinse amicizia con i colleghi Cesare Segre, Dante Isella, D'Arco Silvio Avalle, fondatori della scuola pavese d’italianistica.

La Corti diresse riviste come Strumenti critici (1966), Alfabeta (1979) e Autografo (1984) introducendo in Italia la semiologia, oltre a scrivere per quotidiani come Il Giorno e dal 1980 La Repubblica.

Nel 1969 fondò a Pavia il Fondo Manoscritti, un archivio di materiale documentario di autori del Novecento e dell'Ottocento, raccogliendo autografi, epistolari, carteggi, fotografie, disegni, prime edizioni di Montale, Gadda, Calvino, Morante, Levi e Saba.

Ma la Corti ha scritto anche romanzi e racconti, come L'ora di tutti (1962), Il canto delle sirene (1989), Catasto magico (1999), Le pietre verbali (2001), ricchi dei ricordi della gioventù tra Milano e il Salento, oltre agli scritti di filologia, di semiologia, di storia della lingua italiana e di storia della letteratura, che vanno da Metodi e fantasmi (1969 e 2001) a La felicità mentale. Nuove prospettive per Cavalcanti e Dante (1983).

La studiosa ha curato tanti capolavori del Novecento italiano, che vanno da Vittorini a Fenoglio, Flaiano e Bufalino, senza dimenticare l’intervista di Dialogo in pubblico, a cura di Cristina Nesi (1995).

Maria Corti morì a Milano il 22 febbraio 2002.

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