Le geometrie dell’800. D’Alembert matematico ed enciclopedista
Dal 9 all’11 novembre il Collegio Borromeo di Pavia ospiterà il XVI Congresso di Storia delle Matematiche, intitolato Le geometrie dell’ottocento. D’Alembert matematico ed enciclopedista, sulla figura dello studioso e matematico francese, ideatore dell’Enciclopedia con Denis Diderot.
Saranno tre giorni che, tra tavole rotonde e conferenze, approfondiranno il mondo della matematica nella Francia del Settecento, sotto il regno del Re Sole e poco prima della Rivoluzione Francese e di Napoleone.
Jean Baptiste Le Rond d'Alembert nacque il 16 novembre 1717 a Parigi, figlio illegittimo di una lunga relazione tra la marchesa De Tencin e il generale francese Louis Camus Destouches.
Quando il padre lasciò la famiglia, il piccolo Jean venne abbandonato dalla madre sui gradini della chiesa di Saint-Jean-Le Rond, da dove fu condotto in un orfanotrofio, ma ben presto fu adottato da un vetraio, che lo educò usando una rendita affidatagli dal padre naturale in segreto.
Entrato nel Collége des Quatre Nations del cardinale Giulio Mazzarino, Jean Baptiste si interessò allo studio delle belle arti, del diritto, della filosofia, della teologia e della matematica e nel 1735, ottenne il diploma di laurea presso la Faculté des arts.
Nel 1741 Jean Baptiste divenne membro dell’Académie des Sciences e iniziò a collaborare all’Encyclopedie con Denis Diderot, con gli articoli di fisica e di matematica.
Jean Baptiste nel 1754 fu eletto membro dell'Académie Française e dell'Accademia di Berlino e, nello stesso anno, il re Federico di Prussia gli propose la carica di Presidente dell'Accademia tedesca, ma lo studioso rifiutò poiché non se ne riteneva degno.
La stessa risposta diede anche a Caterina di Russia, che aveva chiesto al celebre intellettuale di educare il granduca Pavel.
Il grande matematico nel corso della sua vita frequentò i più importanti Salons parigini, come quello della marchesa Thérèse Rodet Geoffrin, che gli lasciò un'eredità di 1275 franchi, di mademoiselle Julie de Lespinasse, che fu una sua cara amica fino alla morte, e della marchesa du Deffand.
Fu anche grande amico di Joseph-Louis Lagrange e di François Marie Arouet, molto più noto nella letteratura francese del Settecento con lo pseudonimo di Voltaire.
Nel 1759 Jean Baptiste pubblicò Éléments de philosophie, partendo dagli elementi empirici contenuti nel pensiero filosofico di Francesco Bacone e di John Locke, ma dovette lasciare l’Encyclopedie per una serie d’incomprensioni con il collega Denis Diderot.
Con gli anni il ruolo di Jean Baptiste nell'Académie Française aumentò e nel 1772 ne divenne il segretario a vita.
Jean Baptiste Le Rond d'Alembert mori il 29 ottobre 1783 per una malattia alla vescica e venne sepolto in una tomba comune senza lapide, poiché per tutta la vita si era dichiarato ateo.