La Lomellina aspetta il Giro
Sabato 20 maggio, la quattordicesima tappa del Giro attraverserà la Lomellina. La lunga carovana costeggerà le cascine, le risaie e porterà a tanti piccoli paesi un momento di celebrità.
Cresce l’attesa, soprattutto tra gli appassionati di ciclismo e tra coloro che ancora ricordano il Campionissimo.
Forse non tutti sanno che il grande ciclista Fausto Coppi, scomparso il 2 gennaio 1960 a soli 41 anni, passò spesso parte del suo tempo libero a Mede nei primissimi anni Cinquanta, andando anche a caccia con amici, oltre ad esibirsi con altri campioni nella pista allestita presso lo stadio comunale.
Il 9 novembre 2003 l’Amministrazione Comunale in collaborazione con il Gruppo Alpini Gen. M.O. Franco Magnani organizzò una giornata commemorativa con una mostra di reperti fotografici e ritagli di giornali, allestita presso le sale del Castello Sangiuliani.
Per onorare la memoria del Campionissimo vennero a Mede alcuni ex corridori che in seguito furono sempre presenti nella cittadina lomellina in occasione di manifestazioni promosse dagli Alpini, come Nino De Filippis, Giorgio Occhiena, Franco Balmamion, Pino Favero.
Alla presenza del sindaco Giorgio Guardamagna, del Dottor e capo degli alpini Renato Rota e di Ettore Milano che fu fedele gregario del campione e di Vittorio Coppi, in rappresentante della famiglia fu inaugurata la nuova Piazza Fausto Coppi situata in via Rosa Rognoni nelle vicinanze dello stadio.
Ettore Milano (San Giuliano Nuovo, 25 luglio 1925 – Novi Ligure, 21 ottobre 2011) fu un ciclista professionista dal 1949 al 1958 e vinse una tappa al Giro d'Italia 1953 a Napoli .
Il giovane Milano ebbe la fortuna di arrivare subito nella scuola di ciclismo di Biagio Cavanna, il massaggiatore cieco che vedeva e leggeva attraverso i muscoli degli atleti le loro qualità e di cui sposò la figlia Ada.
Passato al professionismo corse per la Bianchi, la Carpano e l’Asborno, con Sandrino Carrea e Michele Gismondi fu uno dei principali gregari di Fausto Coppi, suo capitano alla Bianchi.
Ma Ettore Milano non fu solo il gregario del Campionissimo: era il suo compagno di camera, il suo consulente in corsa e dopo la morte del fratello Serse, l’amico e il confidente cui a volte si rivolgeva anche per avere conforto e comprensione, anche dopo la sua crisi coniugale e l’incontro con Giulia Occhini.
Coppi aveva in Milano una sconfinata fiducia e i suoi consigli e le sue impressioni erano sempre preziosi e tenuti in considerazione.
Fu proprio Milano a dire a Fausto, dopo una chiacchierata con Hugo Koblet al raduno di partenza della Bolzano-Bormio del Giro d'Italia 1953, che lo svizzero gli sembrava stanco, come non avesse riposato e che secondo lui, sullo Stelvio, sarebbe crollato.
Il Campionissimo, sullo Stelvio, seguì il consiglio e vinse un Giro praticamente perduto a sole due tappe dalla fine.
Quando Ettore Milano, all'alba del 1960, si recò al capezzale di Coppi nell'ospedale di Tortona ricevette dal suo capitano l'ultimo ordine, quello di dargli un po' d'aria, così l’'amico fedele gli cambiò la bombola dell'ossigeno, poco dopo Fausto morì.
A fine carriera Milano divenne direttore sportivo, nella Carpano, nella Tricofilina, nella Sanson e nella Zonca, squadra in cui rimase fino al 1979 e morì nel 2011, all'età di 86 anni.
Sartirana Lomellina vuole ricordare Coppi e la tappa del Giro d’Italia 2017, con una duplice iniziativa, che inizierà venerdì 19 maggio, a partire dalle 18,30, presso il Ristorante Il Canaja, con un aperitivo tra sportivi, al quale parteciperà Claudio Chiappucci “El Diablo” asso delle due ruote e collega alla Carrera di Marco Pantani.
Sempre venerdì 19 maggio alle 21 ci sarà una serata nel ricordo dei Campioni Fausto Coppi e Marco Pantani, presso la Sala Polifunzionale Pina Rota Fo di Via Cavour, con protagonisti due firme della carta stampata, Franco Bocca de La Stampa e Francesco Ceniti de La Gazzetta Dello Sport, assieme al direttore di Tele Pavia Stefano Calvi.
Durante la serata sono attesi interventi da chi con Fausto e Marco hanno corso, come la Maglia Rosa 1962 e 1963 Franco Balmamion, Claudio Chiappucci e l’amico Angelo Marello.
Al termine della serata verrà presentato il monumento All’Airone e al Pirata, che sarà inaugurato il giorno dopo, presso la rotonda di Sartirana verso le 14.30, all’incrocio per Valle Lomellina e Breme, nel contesto della manifestazione Aspettando il Giro d’Italia, alla presenza di alcuni famigliari dei due indimenticati Campioni.
Questa due giorni di sport, ciclismo e storia sono promossi dal Comune di Sartirana, dall’Associazione Brunoldi Ccei, dal Gruppo Alpini di Mede Gen. M.O. F. Magnani, dall’Associazione Piemontese Corridori Ciclisti e dalla Società Ciclistica Belmont di Lomello, con il supporto di alcuni sponsor locali.