Skip to main content

Giovanni Boldini al Castello di Vigevano

  • Paola Montonati

boldini vigevano 1Ora nella pinacoteca Casimiro Ottone, al primo piano delle Scuderie ducali del Castello di Vigevano, dopo La Regina di Cipro deposta dal trono di Francesco Hayez dell’Accademia Carrara di Bergamo, per l’iniziativa Un capolavoro in Castello arriva un’opera di Giovanni Boldini.

Infatti fino all’8 gennaio, grazie all’Associazione Amici di Palazzo Crespi, sarà esposto il Ritratto di signora di Giovanni Boldini, noto per il Ritratto di Giuseppe Verdi con cilindro.

Il quadro, un pastello su carta, è della Galleria Ricci Oddi di Piacenza, con cui i Musei Civici di Vigevano hanno stretto un rapporto basato sul vantaggio reciproco, infatti i visitatori alla Pinacoteca riceveranno un biglietto omaggio per la visita della Galleria piacentina da usare quando desiderano.

L’opera, che si troverà nella sala numero 7 della Pinacoteca Civica, sui grandi maestri dell’Ottocento, risale al 1880, è vede come protagonista una signora ritratta con un notevole taglio fotografico che non lascia vedere la mano destra.

L’elegante abito nero dall’ampia scollatura è stato dipinto con uno stile molto vibrante e strisciato, lo stesso visibile nello sfondo e che annuncia il dinamismo che sarà parte della produzione boldiniana nei ritratti della fine dell’Ottocento.

Il formato verticale e il cappellino allungato hanno aiutato il pittore a dare un notevole slancio alla corporatura, non del tutto perfetta, della signora, mentre il neutro dello sfondo, che contrasta con il nero dell’abito e il pallore dell’incarnato, contribuisce a lasciare in primo piano la figura della donna.

Nel periodo in cui Boldini lavorò al dipinto, viveva a Parigi ma la sua evoluzione stilistica non vedeva ancora il movimento quasi vorticoso e con quei guizzi scintillanti di colore che rendono riconoscibile i ritratti del pittore, noto per la sua visione della Belle Epoque, grazie ai quadri mondani, che ritraevano in pieno vizi e virtù della buona società parigina di fine secolo, moderna, vivace, ma molto spesso superficiale.

In questo ritratto Boldini da una notevole attenzione all’approfondimento psicologico della signora ritratta, riservando al volto solo il piacere di un sorriso appena accennato, con lo sguardo rivolto a una vita che scorre nella sicurezza economica e senza turbamenti di ogni genere.

Il dipinto venne comperato all'Hotel des Ventes Drouot a Parigi da Renzo Campeggi, che il 26 novembre 1925 lo cedette a Ricci Oddi al prezzo di 2.500 lire.

Ricci Oddi aveva visto il dipinto alla Galleria Bolognesi di Milano, ma a spingerlo all’acquisto era stata la lettura di un articolo di Margherita Sarfatti pubblicato sul Popolo d'Italia.

La pinacoteca è da martedì a venerdì dalle 14 alle 17.30, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 18 a orario continuato, l’ingresso è gratuito.

Pin It