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Fiera di San Biagio 2023 a Magenta

  • Paola Montonati

sanbiagio magenta 2023Torna anche quest’anno uno degli appuntamenti invernali più attesi dai Magentini per il 3 febbraio,  la Fiera di San Biagio,con un ricco programma di iniziative che andranno in scena nel corso della giornata di venerdì.

Il programma della fiera

Come sempre ad aprire la giornata di festa saranno le bancarelle della centenaria fiera che saranno disposte per il centro cittadino dalle 8 del mattino sino alle 19.

In tutto le bancarelle saranno 120 ed interesseranno le vie San Biagio, con vendita di dolci, castagne e marroni, via Mazzini, piazza Liberazione, via Lomeni, via Don Milani, piazza Formenti, via Milano e via De Gasperi.

Nel parcheggio di via Don Milani vi sarà inoltre la fiera agricola, con il mercato contadino a km 0, le aziende agricole del territorio e la presenza degli animali.

Dalle 8 alle 19 alla chiesetta di San Biagio,  posta all’interno dell’istituto delle Canossiane, sarà esposta la reliquia del Santo e alle 7 e alle 10 ci sarà la Messa e per l’occasione sarà possibile partecipare anche alla pesca di beneficienza.

Alle 11 in via Magna e 4 giugno la sezione cittadina dell’Anpi proporrà la commemorazione dei partigiani magentini Magna e Colombini, uccisi proprio durante la Fiera di San Biagio del 1944.

Per l’occasione sarà deposto un mazzo di fiori alle lapidi e verranno letti dei brani di commemorazione.

Alle 12, ora di pranzo, ci sarà la tradizionale trippa preparata da: Gruppo Alpini, Associazione Bersaglieri e Centro Diurno Anziani, con la possibilità di asporto direttamente nelle sedi delle associazioni.

Per le 16 sul sagrato della Basilica di San Martino è attesa la benedizione dei Panettoni di San Biagio che saranno poi offerti a tutti,  mentre per i più piccoli invece sono previste caramelle e panettoncini e, in caso di maltempo, la distribuzione si terrà all’oratorio San Martino.

Alle 18 nella sala consigliare Mariangela Basile è attesa la consegna delle borse di studio agli alunni meritevoli intitolate a Giovanni Lami.

Chiuderà infine la giornata alle 21 al Teatro Lirico il concerto Dalla e dintorni, dove l’esibizione della Band Thunder Brothers è dedicata a Lucio Dalla e ad altri grandi cantautori italiani che hanno raccolto direttamente o indirettamente l’eredità della sua musica.

L’ingresso sarà ad offerta libera ed il ricavato sarà impiegato per il restauro del Santuario della Beata Vergine Assunta.

La storia di San Biagio

Una delle figure cristiane più popolari, San Biagio, Santo di Sebaste, che nella città dell’Armenia nacque nel III secolo, è da sempre legato al fatto che i devoti lo riconoscono come protettore della gola.

L’origine della credenza vanta una lunga tradizione che parte da quando, durante il suo operato, Biagio accorse in aiuto di un fanciullo che aveva ingerito una lisca di pesce.

Il Vescovo salvò dal soffocamento il giovane con la sola imposizione delle mani e li nacque quello che oggi è uno dei rituali cristiani più partecipati per i fedeli.

Nell’evocare il miracolo, durante la celebrazione della messa si assiste al rito della benedizione dove il sacerdote, simbolicamente, incrocia due candele sulla gola dei fedeli.

In tal modo sono posti sotto la protezione di un santo considerato anche il patrono di pastori e agricoltori, mostrando un profondo legame con il popolo.

Sempre nel giorno della ricorrenza di San Biagio, un rituale molto diffuso è quello dell’unzione con l’olio, infatti, durante la celebrazione, dopo averlo benedetto, ci si unge la gola e lo si porta anche a casa, nelle proprie famiglie, per estendere la protezione a tutti.

Una tradizione vuole che per la festa del 3 febbraio si portino in tavola le polpette, come accade nel Cilento.

A differenza di quelle classiche, che richiamano il piatto della domenica, le polpette di San Biagio sono particolari, considerato che hanno come base le patate, poi a esse si aggiunge pane raffermo e formaggio caprino.

Secondo le usanze di ogni famiglia poi, si aggiungono aromi e arricchimenti, come qualche pezzetto di salsiccia appena stagionata.

In Abruzzo per San Biagio si cucinano le ciambelle aromatizzate all’anice e nel sud della Sardegna si consumano i piricchittus, cioè dei piccoli dolcetti, benedetti, a base di uova e farina ricoperti da una cappa di glassa, e a Salemi, in Sicilia, ci sono dei pani finemente decorati, i cavadduzzi.

A Milano ogni 3 febbraio si mangiano le fette del panettone, messe da parte durante le festività, che si conservano proprio per questo giorno, allo scopo di proteggere la gola.

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