Eros a Belgioioso
Dal 7 al 22 settembre, al Castello di Belgioioso, si terrà la mostra Eros a Belgioioso di Michele Mainoli, con oltre 100 opere, olio su tela, di miniature sul tema dell’amore, mai esposte prima d’ora, simbolo del mondo poetico di Mainoli, dove è un dovere prima ancora che un godimento osservare quella sensibilità che ha per la natura, piena di pudore e gelosia quasi risentiti.
Soprattutto i momenti di serenità e di distensione sono così rari nella sua opera da indurre a vedere che sono i più labili, dentro una loro giusta e rigorosa misura per un artista forte e delicato nello stesso tempo, sensibile e rude, immerso nel sogno e perennemente ancorato al reale.
L’amore per Mainoli non è un tentativo per catturare l’attenzione del pubblico, ma è un’occasione ulteriore per scandagliare più profondamente il mistero dell’uomo senza ipocrisie e pregiudizi.
Ogni quadro deve fare i conti con l’anima e l’interiorità psicologica del personaggio, così l’artista non esprime una pittura facile e d’immediata assimilazione, ma ci vuole molta sensibilità, cultura e capacità critica per poter apprezzare a fondo le sue opere.
Il nudo nell’arte mainoliana è un simbolo della migliore comprensione della ricchezza della sessualità umana, come espressione di libertà, di desiderio, di assoluta spontaneità che si sogna.
Mainoli scandaglia tutti gli aspetti dell’animo umano, ma non quella tensione pura, con il fascino e, allo stesso tempo l’inquietudine, che dall’amore è in grado di condurre ad una sorta di elevazione spirituale.
“Sono un artista non integrato ma “disintegrato” dalla civiltà consumistica e materialistica” disse l’artista in un’intervista a Giordano Stella, che fa ben capire come, nonostante la vasta produzione pittorica e grafica, le recensioni lusinghiere dei critici d’arte più conosciuti, la sua opera e la sua persona rimangono poco conosciute, se non dimenticate.
Una sala verrà dedicata alle incisioni di grafica di La casa di piacere realizzata negli anni Cinquanta e una serie di oli di dimensioni più grandi completeranno la mostra.
Le sue opere figurano in musei e collezioni pubbliche in Italia e all’estero, fra cui la Galleria D’Arte Moderna a Roma, la Raccolta Bertarelli al Castello Sforzesco di Milano, la Biblioteca Nazionale Svizzera a Berna, la New York Public Library, il Museo Puskin a Mosca, il Comune di Venezia e l’Arta Vereneigung der Kunstfreunde di Zurigo.
La mostra sarà aperta da lunedì a venerdì dalle 14 alle 18, sabato e domenica: dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 14,30 alle 17,30.
Il biglietto dì ingresso intero costerà 10 euro, ridotto 7.