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Enrico Cattaneo al Broletto

  • Paola Montonati

enrico 2Dall’11 ottobre fino al 2 novembre il Broletto di Pavia ospiterà la mostra “Enrico Cattaneo – Opere 1960 – 2005” che sarà accompagnata dall’omonima monografia, scritta da Roberto Mutti per Abeditore.
“Ciascuno di noi ha qualcosa da dire. Ma esistono idee che non si possono esprimere, né con tecniche oratorie, né attraverso la scrittura, e allora t’inventi un linguaggio; che è tuo. Solo tuo” ha detto in una recente intervista l’artista milanese, nato nel 1933, che dopo gli studi scientifici, ha iniziato a interessarsi alla fotografia e da lì è arrivato a uno stile in cui le mostre e i lavori dei più noti artisti italiani degli ultimi anni sono analizzati in modo quasi ascetico e impersonale, come se fosse un reportage.
Oltre a una settantina di scatti, nella mostra ci saranno anche le opere che fanno parte del percorso di ricerca dell’artista milanese, in cui la macchina fotografica è utilizzata come se fosse una tela, con una notevole serie di effetti di luce che danno un tono del tutto particolare alle immagini.
enrico 1“Da un’indagine condotta utilizzando con molta sapienza le reazioni chimiche di diversi elementi sulla superficie della carta politenata Ilford “spiega Roberto Mutti “Enrico Cattaneo ha cominciato a sperimentare la possibilità di ottenere cromatismi dalle molte sfumature che, stratificandosi fino a dare effetti di profondità tridimensionale, hanno creato veri e propri Paesaggi di una diafana delicatezza, striature che ricordano le Montagne Rocciose, venature simili a tramonti immaginati, prospettive a perdita d’occhio che potrebbero essere quelle delle pianure desertiche di Marte. Ancora più complessa e affascinante è la serie che viene chiamata Pagina, sebbene lo spunto sia inizialmente casuale - le stampe mal riuscite erano gettate in un cestino dove, incollandosi le une alle altre, formavano una sorta di scultura con le sembianze di un libro scompaginato – l’esito di questa ricerca è particolarmente affascinante anche per l’evidente vicinanza con la poetica dell’Arte Povera. Ancora una volta è la carta l’elemento centrale e non il soggetto che in un primo momento era destinata a ricevere”.

La mostra sarà aperta dal martedì al venerdì dalle 16.30 fino alle 19.30, mentre nel weekend è vistabile dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 fino alle 19.30, con chiusura il lunedì.
L’ingresso è libero.

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