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Donne e scienziati all’Università di Pavia

  • Paola Montonati

donne pavia 2Un modo diverso di vedere la vita di scienziati famosi, chi erano le loro mogli?

Sabato 30 gennaio dalle 15.30 alle 18.30 e con una visita guidata gratuita alle 17, il Museo per la Storia dell’Università di Pavia propone un’occasione inedita per raccontare al pubblico le figure femminili che hanno giocato un diverso ruolo nella vita di alcuni personaggi famosi dell’Università.

Molte sono le domande su queste donne eccezionali, come: Qual’era l’immagine della donna nella vita di un professore? Moglie, mamma, musa, complice? Quali sacrifici e quali difficoltà dovevano affrontare le mogli di uomini così importanti? C’erano donne che, pur vivendo all’ombra dei loro famosi mariti, erano in grado di dare un loro personale contributo alla scienza?

Ad esempio Lucia Maddalena Galeazzi e Maria Teresa Pellegrini, mogli di Luigi Galvani e Alessandro Volta che per alcuni anni discussero a lungo sulla natura dell’elettricità con i famosi esperimenti sulle zampe delle rane, erano appassionate di scienza, seppero arditamente argomentare con i loro consorti nella convivialità dei salotti settecenteschi.

Un altro nome femminile poco noto è Lina Aletti, moglie di Camillo Golgi, primo premio Nobel italiano per la Medicina nel 1906, molto devota, ma di carattere deciso, oltre ad essere una grande sostenitrice delle scelte del marito.

Tra le scienziate il caso più noto è quello di Mileva Marić, studiosa molto promettente e moglie del genio Albert Einstein, si affianca a quello meno eclatante di Lina Luzzani, brillante studentessa di medicina presso l’istituto di Patologia Generale, sede della scuola golgiana, che conobbe tra i banchi di laboratorio il marito Adelchi Negri, poi divenuto famoso per i suoi studi sulla rabbia.

Ma ci sono anche delle muse ispiratrici costrette al dietro le quinte dell’epoca, come la cantante Marianna Paris, che con la sua grazia aveva incantato Alessandro Volta e Bianca Tori, moglie del modenese Pietro Jacopi che ebbe dei lunghi e chiacchierati rapporti con l’anatomista Antonio Scarpa.

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