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A tutto Museo. Visita alla Pinacoteca del 600 e 700

  • Paola Montonati

a tutto museo 1Domenica 8 aprile si terrà, verso le 11, il terzo appuntamento con l'iniziativa A tutto Museo, con il patrocinio del Comune di Pavia e dei Musei Civici, per un viaggio nella sezione della Pinacoteca dedicata ai dipinti del Seicento e Settecento, provenienti in gran parte dalle collezioni Malaspina, Brambilla e Radlinski.

Presso il piano nobile delle ali est e sud del Castello Visconteo ci sono la Pinacoteca Malaspina e quella del Seicento e Settecento, con una selezione di dipinti, italiani e d’Oltralpe, dal Tredicesimo al Diciassettesimo secolo.

Il nome della Pinacoteca Malaspina è un omaggio a Luigi Malaspina di Sannazzaro (1754-1835), nobile collezionista pavese, legato alla fondazione del primo museo di Pavia, lo Stabilimento di Belle Arti, con sede in Piazza Petrarca, creato, per il gran nucleo di stampe e disegni, con uno scopo prevalentemente didattico. 

Le opere sono ordinate per scuola pittorica e si dividono in quelle regionali italiane e quelle straniere.

Il percorso parte con la scuola veneta, tra i capolavori di Giambono, Giovanni Bellini, Cima da Conegliano, con opere come il Ritratto d’uomo attribuito ad Antonello da Messina, mentre per la pittura toscana e quella emiliana ci sono una Sacra Famiglia di Correggio e un’opera giovanile del Garofalo.

A testimoniare la scuola francese ci sono opere come la Madonna con il bambino di Hugo van der Goes e il ritratto di Re Francesco I di Jean Clouet.

Ma il cuore della pinacoteca sono le opere lombarde, come la Pala Bottigella di Vincenzo Foppa, re della pittura rinascimentale lombarda, e Cristo portacroce e i dieci certosini, eseguita da Ambrogio da Fossano, noto come il Bergognone, per la Certosa di Pavia.

Nella sala della torre si trova il modello ligneo del Duomo di Pavia, uno dei più grandi modelli lignei rinascimentali ancora visibili, realizzato da Giovan Pietro Fugazza a partire dal 1497.

La Pinacoteca del Seicento e Settecento ha una serie di opere provenienti dal legato Malaspina e dalle raccolte di Alessandro Brambilla e di Giuseppe Radlinski.

Ad aprire la galleria ci sono alcune tele dalla Pinacoteca di Brera, come la Presentazione al Tempio di Camillo Procaccini e la Santa Marta con il drago di Carlo Francesco Nuvolone, oltre a vari lavori del Seicento, tra cui opere della cerchia di Daniele Crespi, Francesco Cairo, Nuvolone e nature morte di Van Kassel e Hupin.

Un simbolo del collezionismo pavese settecentesco sono i due bozzetti a monocromo di Alessandro Magnasco (1666-1740), il Soldato morente confortato da un frate e il Seppellimento di un frate, mentre la galleria è chiusa da L’autoritratto e la Testa di orientale di Giandomenico Tiepolo (1727-1804) e due tele di Pietro Antonio Magatti, provenienti da chiese pavesi. 

La visita guidata sarà del tutto gratuita, mentre il biglietto d'ingresso alla sezione museale costerà 4 euro, ridotto a 2 euro per i soci di Decumano Est.

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