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Un viaggio tra storia ed enologia nell’Oltrepò Pavese

  • Paola Montonati

vini 1Una bella giornata di sole, i colori tra il giallo e il rosso bruciato dell’autunno e l’Oltrepò ci accoglie, con le sue colline, i suoi castelli e naturalmente i suoi meravigliosi vini.

Il nostro viaggio fra le dolci colline del Pavese inizia da Stradella, che venne fondata da un piccolo gruppo di Liguri, sotto il dominio Celtico, verso la fine dell’età del Bronzo.

Sul borgo, noto anche per la produzione di fisarmoniche, torreggia la maestosa Rocca di Montalino, risalente al X secolo, poi rimaneggiata nel Settecento, anche se ancora oggi conserva il suo loggiato cinquecentesco.

Inoltre è possibile visitare il museo della Fisarmonica Mariano Dallapè, ricordato da Paolo Conte nella sua canzone “La fisarmonica di Stradella”.

Subito dopo si arriva a Canneto Pavese, paesino noto per essere suddiviso in varie frazioni e che permette una vista spettacolare tra il torrente Versa e lo Scuropasso.

A Montescano, adagiato sulle colline, è da visitare la settecentesca Fontana Missaga, che raccoglie le acque dell’omonima sorgente, chiamata cosi dal nome del primo sindaco del paese dopo l’Unità d’Italia, Carlo Missaga.

Secondo la leggenda locale chi beve da questa fonte avrà una lunga e prospera vita.

Presso il colle Castellazzo troviamo le rovine del Castello di Montù Beccaria, che per tre secoli fu una delle roccaforti della nobile famiglia milanese nel Pavese.

Subito dopo si arriva nelle frazioni di San Damiano al Colle, che permette belle passeggiate tra i campi sulle colline, e a Rovescala, fondata dai Longobardi, mentre presso Santa Maria della Versa è presente un bel monumento alla bottiglia dello scultore Carlo Mo, l’ideale per la Capitale del Pinot Pavese.

A Montecalvo Versiggia, punto di riferimento per la produzione vinicola fin dalla fine dell’Ottocento, troviamo il Museo del Cavatappi e a Golferenzo ci sono alcune delle vigne più belle della zona.

vini 2Nel piccolo borgo di Volpara ci accoglie il settecentesco Tempio del Moscato, con degustazioni di vini tipici, mentre Canevino ha una bella chiesa parrocchiale dedicata alla Madonna Assunta.

Subito dopo arriviamo a Broni, una dei feudi principali della famiglia Beccaria, nota per la Basilica di San Pietro Apostolo, mentre la vicina Cicognola permette di ammirare un bel panorama delle Alpi.

A Pietra De’Giorgi ci sono il castello, che fu eretto nell’anno Mille, e l’oratorio della Vergine Addolorata e a Mornico Losana possiamo ammirare il duecentesco Castello locale, che fu conteso tra i Visconti e gli Sforza.

Presso Torricella Verzate abbiamo i resti di un castello Templare, mentre a Montalto Pavese troviamo il Castello in stile rinascimentale.

Rocca de’Giorgi ospita i centri principali della produzione dello spumante, mentre Ruino permette passeggiate e picnic nei boschi e prati, oltre a possedere una bella chiesa del Seicento.

Casteggio è nota per la sontuosa Certosa Cantù, che ospita il Museo Archeologico, e per l’ottocentesca Villa Marina, mentre Montebello Della Battaglia ospita il monumento dedicato alla battaglia del 20 maggio 1859.

Le ultime tappe del nostro viaggio sono Codevilla, che venne fondata dai Longobardi, Torrazza Coste, con una torre fortificata del XI secolo, Borgo Pinolo e Borgoratto Mormorolo, centri agricoli di grande importanza locale, e Fortunago, uno dei borghi più belli d’Italia. 

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