Tracce di musica classica: Teatro Comunale di Bologna
Un teatro che fu parte della storia moderna e musicale di Bologna…
Dai disegni custoditi nella Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna datati circa alla metà del Seicento, si racconta in maniera straordinaria come durante le sfarzose feste barocche, come l’annuale festa della porchetta, la piazza principale della città fosse suddivisa in spalti disposti a semicerchio, come se fosse di un edificio vero e proprio, dotato di un ordine inferiore e uno superiore e con il pubblico che senza saperlo era in un vero e proprio teatro d’opera.
Inoltre venivano usate per la prima volta le macchine a pantografo, antenate di quelle che poi saranno usate nel Teatro pubblico, ponti e delle strutture esterne che diventeranno poi le torri sceniche.
Dopo l’incendio del febbraio 1745 che distrusse il Teatro Malvezzi, edificato nel 1651, la città promosse la costruzione di un nuovo teatro, il Teatro Pubblico, come fu inizialmente chiamato Teatro Comunale.
Realizzato su progetto di Antonio Galli da Bibbiena, il teatro fu inaugurato il 14 maggio 1763 con l’opera Il trionfo di Clelia su libretto di Pietro Metastasio, su musica di Gluck scritta per l’occasione e davanti a un pubblico di 1500 persone.
Nel 1764 avviene la prima assoluta di Alessandro nelle Indie di Gregorio Sciroli, nel 1768 di L’isola disabitata di Tommaso Traetta, nel 1769 L’inglese in Italia di Antonio Maria Mazzoni, nel 1770 di La Nitteti di Josef Mysliveček, nel 1816 di Clato di Pietro Generali, nel 1821 di Maria Stuarda, nel 1829 di Il serto votivo di Gioacchino Rossini, nel 1850 di È foriera la Pace ai mortali di Rossini e di Mazeppa di Fabio Campana, nel 1857 di La sorrentina di Emanuele Muzio con Raffaele Mirate, nel 1858 di Lidia di Bruxelles di Giovanni Pacini con Antonietta Fricci e nel 1861 di Mazeppa di Carlo Pedrotti diretta da Angelo Mariani con Leone Giraldoni.
Il teatro nel 1867 ospitò la prima rappresentazione italiana del Don Carlo nella traduzione di Angelo Zanardini diretta da Mariani con Teresa Stolz, la Fricci, Antonio Cotogni e Giuseppe Capponie nel 1869 la Messa solennedi Rossini diretta da Muzio e fu il primo in Italia a rappresentare in assoluto un’opera di Richard Wagner nel 1871, con Lohengrin nella traduzione di Salvatore Marchesi diretta da Mariani con Italo Campanini.
Il 30 settembre 1877 uno scoppio da gas danneggiò il soffitto del foyer durante la prova generale di Aida di Verdi.
Il teatro divenne poi protagonista di un fatto che vide coinvolto il celebre direttore d’orchestra Arturo Toscanini.
Il 14 maggio 1931 il maestro avrebbe dovuto dirigere un concerto in memoria di Giuseppe Martucci, tuttavia si rifiutò di eseguire gli inni fascisti Giovinezza e la Marcia Reale al cospetto di Ciano e Arpinati e venne perciò aggredito da una camicia nera di fronte all’ingresso artisti del teatro, venendo poi spintonato a terra e subito dopo decise lasciare l’Italia.
Nel 1949 ci fu la prima assoluta di L’arcangelo di Guido Guerrini diretta da Oliviero De Fabritiis con Gino Penno, Piero Guelfi e Tancredi Pasero e nel 1957 Sergiu Celibida che diresse la Sinfonia n. 5 (Beethoven) e la Sinfonia n. 6 (Beethoven).
Il teatro nel 1990 ospitò la prima assoluta di Il viaggio di Fabio Vacchi con Armando Ariostini e nel maggio 1991 Christian Thielemann diresse Capriccio di Clemens Krauss con Raina Kabaivanska, Bruce Ford, Roberto Frontali e Florindo Andreolli.