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L’abbazia di Mirasole

102865050 2967128100003203 702920845948878848 oL'abbazia di Mirasole, situata nel comune di Opera, in provincia di Milano, è tra i luoghi di maggiore interesse culturale della Lombardia.

Il nome dell’abbazia deriva dal nome del villaggio di Mirasole, ma evoca anche quella vita ascetica che esorta a tenere lo sguardo su Cristo, sole della vita.

La storia di Mirasole comincia tra il XII secolo e i primi anni del XIII ad opera dei fratelli Umiliati, che vi vivevano con una comunità di laici.

Successivamente gli Umiliati, nel 1201 riconosciuti da papa Innocenzo III come un ordine, si diffusero in tutta la Lombardia, fondando numerose case, tra cui Mirasole, per il progetto di bonifica agricola e spirituale che portò nella provincia di Milano un gran numero di abbazie.

La regola degli Umiliati adattava i precetti benedettini e agostiniani all’intensa attività lavorativa dei propri membri, in particolare per la lavorazione della lana.

Nel XIII e XIV secolo l’abbazia di Mirasole fu un fiorente centro di vita religiosa e di attività agricola, infatti, gli annali della Fabbrica del Duomo riportano, tra il 1387 e il 1398, una collaborazione dei monaci per la fornitura annuale di legname pregiato per la Veneranda Fabbrica.

A partire dalla seconda metà del Trecento, in conseguenza della crisi demografica ed economica provocata dalla peste nera, i frati decisero di concedere alle famiglie della borghesia e della nobiltà milanese l’affitto di terre sempre più grandi per recuperare i loro guadagni.

Nel 1482 Mirasole divenne una commenda, cioè quella disposizione ecclesiastica in cui il papa concede una carica vacante, come quella di abate, a un religioso o a un laico che gode le rendite dell’abbazia senza diventarne il titolare e amministrando il bene tramite un suo rappresentante.

Dopo un fallito attentato a San Carlo Borromeo, da parte di un umiliato della casa di Brera, nel 1571 papa Pio V abrogò l’ordine degli Umiliati e nel 1582 l’abbazia di Mirasole passò al Collegio Elvetico di Milano, istituito da papa Gregorio XIII per l’istruzione del clero svizzero.

Con la campagna d’Italia nel 1797 Napoleone soppresse il Collegio elvetico e donò l’Abbazia, con fondi e podere, all’Ospedale Maggiore di Milano, per ricompensarlo dell’assistenza ai soldati malati e feriti.

Nel 1876 l’Ospedale ebbe dalla Curia Arcivescovile di Milano una riduzione delle Messe, a causa dell’insufficienza delle elemosine, poi nel 1903 la Chiesa fu chiusa per le funzioni di culto e cominciò un lungo periodo dove Mirasole fu abitata esclusivamente da famiglie contadine.

L’Ospedale promosse un primo restauro nel 1930 e, nel 1964, un altro di ben maggiore portata.

Dal 2013 al 2016 l’Abbazia fu la sede del priorato italiano dei Canonici Regolari Premostratensi, che hanno intrapreso una ricca attività pastorale, permettendo così a Mirasole di rivivere sia da un punto di vista religioso, sia civile e culturale.

Il 25 luglio 2016, dopo che i monaci hanno lasciato l’abbazia, la Fondazione Progetto Arca e il Progetto Mirasole Impresa Sociale, ideatori di un progetto di welfare sociale di comunità, hanno ricevuto la gestione dell’Abbazia.

L’edificio è una tradizionale cascina lombarda a corte, con l’ingresso a est caratterizzato da una torre, mentre sulla corte si affacciano gli edifici abitativi e di servizio, oltre alla chiesa quattrocentesca, dedicata a Santa Maria Assunta, che presenta la facciata a capanna, con un’abside rettilinea affrescata nella seconda metà del Quattrocento, con come soggetto l’Assunzione della Vergine e la Trinità che si accinge a incoronare la Vergine.

Sulla volta a crociera della chiesa ci sono i quattro Evangelisti, mentre sulla parete destra della chiesa fu aperta una cappella per volontà di padre Marco Lanetta, che ebbe in gestione Mirasole nel periodo 1575-1576.

Un piccolo chiostro interno, oggi restaurato, completava quella parte dedicata alla vita monastica del complesso.

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