Il teatro Martinetti di Garlasco
In una vietta un po’ stretta, si fa notare per i suoi mattoni rossi, per quell’aria elegante e particolare, quell’aria che sa di storia e di storie da raccontare…
Con l’ingresso principale in Via Santissima Trinità, presso la locale Biblioteca Civica e il Centro socio-culturale e con ingresso retrostante affacciato sull’omonimo Vicolo del Teatro, il Teatro Martinetti si trova nel cuore del centro storico di Garlasco, a pochi metri da Piazza Repubblica.
Risalgono al 1833 le prime notizie ufficiali sul Teatro Sociale di Garlasco, che fu costruito, presumibilmente, pochi anni prima, in un periodo di grande fortuna per i teatri d’opera.
In diverse città, negli anni compresi tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, alcune famiglie nobili e borghesi si riunivano, dando vita a vere e proprie società che, in cambio di un palco familiare a uso perpetuo o di una ripartizione della proprietà degli stessi palchi del teatro, contribuivano alle spese di costruzione e manutenzione dell’edificio.
Anche il Teatro di Garlasco rientrava in questo contesto e in particolare, fra le persone che componevano questo gruppo interessato alla realizzazione di un teatro in ambito garlaschese, figuravano Giuseppe Martinetti, geometra, e il figlio Cesare, ingegnere, che lavorò all’adeguamento funzionale del Teatro.
Nel 1887 il Teatro fu acquistato dall’Amministrazione Comunale, e, da questo momento, anche la gestione delle attività venne promossa dal Consiglio Comunale, con concerti musicali, rappresentazioni operistiche e balli pubblici, ma anche spettacoli di beneficenza.
Il 16 aprile 1908 si tenne una rappresentazione con un Cinematografo parlante e, contemporaneamente, cominciò un filone operettistico che avrebbe avuto un grandissimo successo in futuro.
Attorno al 1920, il Teatro Sociale fu intitolato ufficialmente a Francesco Martinetti, figlio dell’ingegner Cesare e di Maria Callerio, ritornato dall’Argentina per partecipare alla prima guerra mondiale, ferito sul fronte di guerra e in seguito deceduto nell’ospedaletto da campo di Milano, nel 1918.
L’attività del Teatro Martinetti vide vari protagonisti, tra cui l’attore Gustavo Modena, il famoso baritono Arturo Pessina, garlaschese di origine e il celebre Erminio Macario con il genere della rivista.
La fortunata attività artistica del Teatro Martinetti si protrasse fino alla fine degli anni Cinquanta, momento in cui iniziò il lento inesorabile abbandono della struttura che ebbe solo funzione di sala da ballo.
Nei primi anni Sessanta l’immobile era considerato inadeguato per le attuali attività di svago, tanto da ritenersi ormai prossima la sua demolizione.
Ma nel 1977, l’Amministrazione Comunale credette nella possibilità di recuperare il Teatro e, dopo averlo nuovamente acquistato in proprietà, procedette, all’inizio degli anni Ottanta, a un primo intervento di ristrutturazione, concluso solo molti anni dopo.
L’inaugurazione ufficiale del Teatro Martinetti, ritornato all’antico prestigio con l’ultimazione dei lavori di restauro, culminò nelle quattro serate, di vario genere artistico, svoltesi nel maggio 2006.