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Cascina e chiesa di San Lazzaro

lazzaro 1La chiesa e l’ospedale, oggi sostituito da una cascina, appartenente all'ordine di San Lazzaro, malgrado abbiano subito numerose modifiche nel corso dei secoli, esistevano già verso il 1157, come dimostra una carta di fondazione firmata da Gislenzone Salimbene con i figli Siro e Malastreva sul diritto di patronato per i propri discendenti oltre a una cospicua donazione di terre.

Nel corso dei secoli il complesso godette di numerosi privilegi, come l'immunità da ogni onere donatagli nel 1376 da Gian Galeazzo Visconti, mentre il papa Pio IV il 4 maggio 1565 concesse  speciali privilegi per l'Ordine di San Lazzaro, che divenne una Commenda e i possessori del complesso a loro volte divennero dei commendatori.

Durante questo periodo nel 1571 la chiesa di San Lazzaro salì al rango di parrocchiale, sotto la guida del Parroco di San Leonardo.

Il 13 novembre 1572 papa Gregorio XIII unificò l'ordine di San Lazzaro, ormai decaduto, all'Ordine di San Maurizio, di cui era Gran Maestro Emanuele Filiberto di Savoia.

Nel 1576, il Vescovo Cardinale Ippolito Rossi, a causa delle decisioni prese dal Concilio di Trento, soppresse la Parrocchia di San Lazzaro e nel 1581 la congiunse a quella di San Pietro in Verzolo.

lazzaro 2La chiesa, di piccole dimensioni, ha una pianta orientata sull'asse est-ovest, con una facciata in cotto dalla forma a capanna, che presenta un portale ad arco sormontato da una trifora cieca su cui corre un loggiato cieco con tre colonnine nei riquadri laterali e due in quello centrale.

Al di sopra troviamo una cornice terminale con una doppia alternanza composta da mattoni in lista e mattoni a denti di sega.

Nei loggiati in facciata e del lato nord e dell'abside, le colonnine ospitano mensole e capitelli differenti, mentre sopra la trifora in facciata vi è una traccia riguardante l'esistenza di piatti ornamentali e ciotole.

Il prospetto nord, che si apre lungo la Via Francana, ospita un portale ad arco molto simile a quello della facciata, ma murato proprio dove si trovava la lunetta dell'arco.

Sul prospetto sud era addossato l'Ospedale con i locali su due livelli e un sottotetto, che purtroppo è stato demolito durante i recenti restauri, mentre all'interno, in direzione dell'abside un portalino ad arco collegava la chiesa all'ospedale.

L’interno della chiesa è a navata unica, con una pianta rettangolare molto allungata e l’abside semicircolare, coperto con una volta ribassata a sezione policentrica, che conserva tracce di una decorazione affrescata risalente all’età romanica.

La zona absidale, che è scandita da un arco acuto con fornice assieme a un arco trionfale, originalmente era decorata con l'Incoronazione di Cristo o della Vergine, oggi ci resta un frammento di notevole interesse raffigurante un trono verso il quale convergono gli Apostoli, mentre in alto vi sono un angelo e un finto velario.

Nella parete sud ci rimane il frammento di un affresco con Cristo aureolato con libro, con  tracce di una finta cornice dipinta con  motivi di gusto rinascimentale.

Inoltre la chiesa ospitava una pala d'altare rinascimentale, che oggi si trova presso i Musei Civici,  raffigurante la Vergine col Bambino in trono e ai suoi piedi il committente, San Lazzaro, la Pietà e San Maurizio.

Il fianco sud della chiesa è del tutto occupato dalla cascina che gli è addossata. La stessa  presenta caratteri stilistici del primo Rinascimento dalle due finestre sovrapposte ad arco ribassato, fino all’arcone ribassato che ne costituisce l'entrata sormontato da una lastra marmorea con un’ iscrizione risalente al 1505.

Nella corte principale della cascina vi sono parti del corpo settentrionale ed occidentale, mentre a sud si trova un fabbricato colonico recentemente ristrutturato.

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