PAVIA: Palazzo San Tommaso
Le prime tracce riguardanti il monastero benedettino di San Tommaso risalgono al 889, quando il monastero viene citato in un diploma imperiale.
Edificata per volontà della vedova di Lotario II Angilberta, la chiesa era unita ad un convento che era abitato allora delle Monache Benedettine.
In seguito fu parzialmente ricostruita nel 1213, mentre il monastero fu sottoposto alla giurisdizione del vescovo di Pavia.
Nel 1302 vi si stabilirono i Frati Domenicani provenienti dal Borgo Ticino, e nel 1304 fu istituito Il convento dell'Ordine dei frati predicatori nel soppresso monastero benedettino.
Nel 1320 i Frati Domenicani iniziarono a costruire una nuova Chiesa, ma i lavori ebbero un lento proseguo e terminarono solo nel 1478.
Nel 1531 ai domenicani subentrarono i domenicani osservanti.
Nel secolo XVIII il convento possedette dei terreni nelle località di Roncaro e San Perone, ma nel 1782 fu soppresso.
Dopo che anche il Seminario Generale fu soppresso nel 1791, il grandioso edificio diventò una caserma.
Nel 1896 subi altri rifacimenti e ristrutturazioni sul lato ovest, rivolto verso Piazza del Lino, dove venne costruita la grande facciata dell'ex caserma militare Nino Bixio .
Oggi tutto il complesso, dopo opportune ristrutturazioni, è parte integrante dell’Università degli Studi di Pavia. In esso hanno sede il Dipartimento di Scienze della Letteratura e dell’arte medievale e moderna, di Scienze dell’Antichità, di Scienze storiche e geografiche.
Malgrado le manomissioni, la chiesa è ancora oggi uno specchio della transizione fra il gotico e il rinascimento lombardo.
L’abside, dalla pianta a croce greca, fu creata da Ardengo Folperti, il Maestro delle Entrate Ducali, di cui rimangono gli stemmi marmorei all'esterno dell'abside e nei contrafforti.
La parte anteriore, dotata di una copertura con capriate lignee a vista, fu costruita verso la fine del secolo XV , mentre la facciata ricorda molto quella di S. Maria del Carmine.
Nel 1786 il Piermarini, incaricato di adattare il complesso a Seminario, ne demolì la navata destra, trasformandone completamente l'interno.
Di grande interesse c’e anche la sacrestia, eretta dal Bottigella, oltre al chiostro quattrocentesco inglobato nell'edificio conventuale, unificato al lato che è rivolto verso Corso Mazzini.
Una curiosità
Nel 1967, quando il fabbricato ospitava ancora la caserma Nino Bixio, tra i militari che prestarono servizio vi fu anche Gianni Morandi, per la felicità delle studentesse del vicinissimo allora Istituto Magistrale Cairoli!