Il duomo di Tortona
Grande e maestoso, il duomo di Tortona è il cuore della cittadina in provincia di Alessandria, con una storia che parte dal Medioevo….
La chiesa venne costruita in seguito alla distruzione del nucleo episcopale, comprendente la cattedrale e il palazzo vescovile, che sorgeva sul colle Savo, dopo l’erezione di una rocca destinata a rafforzare la difesa, punto strategico che aveva grande rilevanza in quanto situato sulla via di accesso ai domini francesi.
L’attuale edificio fu edificato dove sorgeva l’antica chiesa di San Quirino, grazie a una felice intuizione del cardinale Giovanni Paolo Della Chiesa, che trovò quella posizione, al centro del nuovo nucleo urbano, come il simbolo ideale della città cristiana.
Il progetto fu del noto architetto milanese Pellegrino Tibaldi, amico dell’arcivescovo di Milano San Carlo Borromeo e simbolo della riforma degli edifici ecclesiastici ideata da Borromeo e recepita dal Concilio tridentino.
Nel 1574, con la posa della prima pietra, iniziarono i lavori coordinati dal sovrintendente Vincenzo Valenziano, diretti da Pietro Solarino e portati a termine dai suoi nipoti .
Le difficoltà economiche comportarono ripetute interruzioni e rallentamenti nell’avanzamento dei lavori, che si protrassero per trent’anni e videro numerose maestranze.
Nel 1582 il presbiterio era concluso e due anni dopo c’erano le balaustre marmoree, la dedicazione della chiesa fu celebrata quando la navata era conclusa per metà, il 2 ottobre 1583.
Con il 1589 la costruzione era quasi conclusa e nei dieci anni successivi si arrivò al completamento. L’attuale facciata monumentale fu disegnata dall'architetto ingegnere Nicolò Bruno nel 1877, con due torri campanarie laterali, e venne realizzata tra il 1879 e il 1890.
Internamente la cattedrale è divisa in tre navate da due serie di pilastri cruciformi, mentre la navata centrale è coperta da una volta a botte con sottarchi, quelle laterali con piccole volte a crociera.
Gli altari perimetrali sono addossati alle pareti in corrispondenza di ogni campata e sulle testate delle navate laterali si notano a sinistra la sacrestia e a destra il campanile.
Il presbiterio è molto allungato ed è rialzato di quattro gradini rispetto al piano dell’aula.
Lo storico altare maggiore in marmo del XVIII secolo conserva l’urna con le reliquie di San Marziano, patrono della Diocesi e primo vescovo di Tortona, martirizzato nel 122 d. C, cui si deve la conversione della città al cristianesimo.
Gli altari della navata destra, in marmi intarsiati, sono del XVII secolo e provengono dalla chiesa genovese dei Santi Giacomo e Filippo, mentre è addossato alla parete della prima campata lo scalone marmoreo di accesso all’Episcopio, il cui parapetto venne realizzato con i pilastrini della balaustra settecentesca dismessa dal presbiterio senatorio.
Nella navata di sinistra ci sono i sepolcri del compositore Lorenzo Perosi e di suo fratello, il cardinale Carlo Perosi.
In un altare laterale è conservato un frammento della Vera Croce, che ha dato l’idea per una delle più sentite feste di Tortona, tenuta la seconda domenica di maggio, nota oggi come la festività di Santa Croce.