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Il Castello di Valeggio

valeggio castello 1Da qualsiasi direzione si arriva a Valeggio, tra le risaie lomelline, in una domenica pomeriggio piena di sole, si vede a qualche chilometro dall'abitato l'inconfondibile e poderosa mole dei Castello, che rappresenta un unicum nella tipologia dei castelli in Lomellina.

Infatti, il castello non ha la solita pianta quadrangolare, ma una vagamente trapezoidale e ha conservato, pressoché intatte, le caratteristiche della costruzione a carattere difensivo.

Le sue otto torri, non sono distribuite regolarmente lungo il perimetro esterno, ma in modo asimmetrico e all'aspetto compatto e robusto di un edificio ben protetto del lato orientale si contrappone una struttura quasi da edificio rurale della parte che si protende verso ovest.

Non vi sono dati certi circa la costruzione del castello che secondo il Portalupi fu edificato dai Sannazzaresi, ma la costruzione attuale è duecentesca, poiché è noto che una rocca di Valeggio venne espugnata dai Milanesi nel 1215, poi  gli stessi saccheggiarono una seconda volta il paese, nel 1222, durante le lotte fra i Milanesi e i Pavesi quando i primi occuparono Valeggio, Cozzo, Candia e Breme.

In seguito alla pace del 1227 i Milanesi rinunciarono ai quattro paesi lomellini e fino alla metà del secolo XVI, Valeggio seguì le sorti del feudo di Ottobiano e di San Giorgio Lomellina.

Nel 1288 Valeggio venne donato da Ruggero Milano all'Abate di San Salvadore di Pavia, nel 1434 fu un feudo dal Duca Filippo Maria Visconti poi passato ad Andrea Birago.

Alla morte di Andrea Birago tre quarti del territorio di Valeggio passarono ai fratelli Giovanni e Giacomo Corti, che nel 1470 lo vendettero a Cicco Simonetta che poi lo cedette a Pietro Birago, per passare ai conti di Albonese.

Nel 1566 Valeggio venne diviso da Ottobiano con l’acquisto da parte di Giovanni Arcimboldi, alla cui famiglia rimase fino alla morte dell’erede Antonio nel 1675.

Fu in questo periodo che divenne un contado, il cui titolo passò a Pietro Quintana Pietrasanta, questore di Milano, e poi ad Ambrogio Majnoni che il 10 settembre 1726 lo vendette a Giovanni Francesco De Cardenas di Valenza Po, la cui famiglia era di origine spagnola.

Il borgo passò quindi alle signorie dei Busca, dei Soriani e dei Laugier di Milano, l'ultima proprietaria fu la contessa Giulia Leonardi Laugier.

Nel 1736 passò per Valeggio l'esercito comandato dal generale Bilieri che ritirandosi dal Piemonte era arrivato in Lombardia.

Valeggio nel corso dei secoli aveva assunto un ruolo d’interesse economico espressivo e la fertilità del suo territorio e la qualità dei raccolti permettevano lo smercio dei prodotti eccedenti nei centri limitrofi, ma il castello che nel medioevo e nel rinascimento era il luogo centrale di tutta l'attività agricola circostante, già nel secolo scorso aveva pesanti segni di degrado.

Il continuo succedersi dei feudatari si sommò ai grandi avvenimenti storici, infatti, nel 1731 gli spagnoli distrussero il castello e con esso l'archivio, dove si conservavano memorie e documenti del suo passato.

Nel 1796 vi passarono alcuni reparti dell'armata austriaca battuta da Napoleone a Montenotte e Millesimo, ma la famiglia Busca di Milano, allora proprietaria, manteneva in piena efficienza le sue funzioni originarie.

Oggi il castello è proprietà privata.

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