I grandi musei: Museo della Calzatura di Vigevano
Un museo che, tra le mura dove vissero Visconti e Sforza, permette di fare un viaggio nella Vigevano che fu la regina della produzione della scarpa nel Novecento…
Il Museo Internazionale della Calzatura, presso il Castello Sforzesco di Vigevano, al primo piano, racconta la lunga storia della scarpa dalle origini fino a oggi.
L’ideatore del museo fu uno dei più grandi industriali vigevanesi, Pietro Bertolini, tra i principali imprenditori calzaturieri e fondatore della famosa Ursus Gomma.
Già fìn dagli anni Trenta del Novecento Bertolini cominciò a raccogliere calzature storiche, cimeli, documenti, oggetti di vario genere sempre legati al mondo della calzatura, sfruttando le sue amicizie e i contatti sparsi in tutto il mondo, per un vero museo privato dedicato alla scarpa.
Nel 1948, con il grande storico Luigi Barni, che fu il fondatore del Museo Civico di Vigevano, propose al Comune di accettare tutta la sua raccolta in cambio della promessa di istituire un vero e proprio museo dedicato alla calzatura.
La proposta non ebbe successo e la collezione rimase di proprietà di Bertolini, solo periodicamente esposta al pubblico, presso i locali liberi del Tribunale o la sede dell’Associazione Industriali.
Solo nel 1958, pochi anni dopo la morte dell’industriale, i figli Benedetto e Andrea, in collaborazione con il Rotary Club Vigevano e Mortara e con l’avvocato Luigi Ceretti, genero di Pietro, proposero nuovamente al Comune di accettare la raccolta, che nel frattempo era aumentata.
Così alla fine del 1958 fu ufficialmente istituito il Civico Museo della Calzatura Cav. Lav. Pietro Bertolini, presso Palazzo Crespi, sede del Museo Civico e della Biblioteca Civica.
La prima seduta del comitato direttivo fu del 16 aprile 1959, ma il Museo per molti anni era solo sulla carta, con collezioni non visibili al pubblico se non in casi particolari.
Solo il 28 settembre 1972 il Museo della Calzatura fu ufficialmente sistemato e inaugurato in un locale a piano terra di Palazzo Crespi, in ambienti sistemati appositamente furono esposte più di 200 calzature, soprattutto etniche e storiche.
Dopo trent’anni, finalmente nel 2003 il Museo della Calzatura rinacque quando il Comune di Vigevano decise di utilizzare alcuni spazi del prestigioso Castello Sforzesco come sede dei Musei Civici.
Le undici magnifiche sale situate al primo piano della prima scuderia furono adibite all’esposizione della Pinacoteca Civica e del Museo della Calzatura.
Nel 2009 il Museo della Calzatura fu spostato nei locali sopra la seconda scuderia del Castello Sforzesco, dove attualmente si trova.
La prima sala del museo è la Stanza della Duchessa, cui seguono Sezione storica; Stilisti e Designer; Etnica e Wunderkammer; Personaggi famosi, Aziende storiche, Bottiers parigini è il Tacco a spillo.
Il Museo Internazionale della Calzatura è non solo un viaggio nella storia, ma anche una testimonianza dell’ingegno e dell’operosità dei vigevanesi, grazie ai molti modelli prodotti a Vigevano per la prima volta, come le sovrascarpe in gomma e le scarpe da ginnastica degli anni Trenta, o le calzature con tacco a spillo degli anni Cinquanta.
La scarpa è vista anche come fenomeno storico, etnico e di costume, in particolare nella moda, soprattutto femminile, dal Settecento a oggi.
Non mancano le calzature particolari, molto piccole, o molto grandi, oppure quelle appartenute a personaggi famosi, come le scarpe dei papi, fino a quelle con tacchi vertiginosi a colorate espadrillas, dalle zeppe anni Settanta alle classiche decolleté.