Skip to main content

I grandi musei: Castel Sant'Angelo di Roma

castel santangeloUno dei simboli della storia di Roma….

Edificato intorno al 123 d.C. come mausoleo per l'imperatore Adriano e la sua famiglia, Castel Sant'Angelo ha un destino insolito nel panorama storico-artistico di Roma.

Mentre tutti gli altri monumenti di epoca romana furono ridotti a rovine o a cave di materiali di spoglio da riciclare in nuovi, moderni edifici, il Castello, attraverso una serie di sviluppi e trasformazioni che sembrano scivolare l'una nell'altra senza soluzione di continuità, accompagna da quasi duemila anni le sorti e la storia di Roma.

Da monumento funerario ad avamposto fortificato, da oscuro e terribile carcere a splendida dimora rinascimentale che vede attivo tra le sue mura Michelangelo, da prigione risorgimentale a museo, Castel Sant'Angelo incarna le vicende della Città Eterna dove passato e presente sono indissolubilmente legati.

Nell'ultimo scorcio del XIX secolo il castello era una caserma, carcere militare e magazzino per materiali da guerra, con ben poco della sontuosa dimora papale, gli affreschi erano spariti sotto un pesante strato d’intonaco bianco, riadattate ad altra funzione numerose sale di rappresentanza, in stato di abbandono tutte le strutture dell'antico monumento.

A capo della caserma, che ricade sotto la giurisdizione del Ministero della Guerra, c'era il colonnello Luigi Durand de la Penne che, con il capitano Mariano Borgatti, concepì il progetto di riportare il monumento al suo antico aspetto destinandolo a sede del costituendo Museo dell'Ingegneria Militare.

Dal 1901 fu avviata un’imponente campagna di restauro dell'edificio, che si conclude nel 1906, quando il re Vittorio Emanuele III inaugurò il nuovo museo, suddiviso in sei sezioni e alloggiato in alcune delle sale del terzo e quarto livello.

Nel corso dei lavori di scavo prima, e di restauro poi, fu fondamentale il ruolo svolto da Borgatti, ingegnere docente di architettura militare e storico dilettante, con la creazione di un Museo dell'Arte Medievale e Rinascimentale all'interno degli spazi del castello, che possa documentare i molteplici aspetti della vita dell'edificio e della città.

Il lavoro di Borgatti emerse chiaramente durante l'allestimento delle mostre retrospettive ospitate all'interno del castello in occasione del cinquantenario dell'Unità d'Italia, nel 1911, in una suggestiva scenografia a cielo aperto, con la ricostruzione di alcune botteghe quattrocentesche e di una farmacia seicentesca, il posizionamento dell'Angelo di Raffaello da Montelupo nel Cortile d'Onore, la sistemazione di alcuni ambienti arredati con pezzi 'in stile della provenienza più disparata.

Alla conclusione dell'esposizione, avvenuta nel giugno 1912, le competenze relative al Castello furono suddivise tra due Ministeri: al Ministero delle Guerra viene affidata la parte bassa del monumento, comprendete i giardini, mentre il dicastero per la Pubblica Istruzione ebbe il vero e proprio corpo monumentale dell'edificio.

Il 4 maggio 1925, con regio decreto, fu istituito il museo di Castel Sant'Angelo, patrocinato dal Principe di Piemonte e affidato alla direzione di Mariano Borgatti, mentre continuarono i lavori di restauro dell'edificio con l'abbattimento delle costruzioni al Passetto di Borgo, cui fu restituito l'assetto originario e con il restauro della Sala Paolina e della Biblioteca, i due maggiori ambienti di rappresentanza degli appartamenti farnesiani.

Si procedette anche alla sistemazione delle varie sale, arredate con mobili e suppellettili provenienti dalle numerose donazioni che i privati effettuarono, come quella dei Conti Vittoria e Alessandro Contini Bonacossi, che si trova in cinque sale e due gabinetti degli appartamenti papali, e quella di Mario Menotti, oggi nella Sala di Amore e Psiche.

 

Castel Sant'Angelo ospita numerose collezioni, in larga misura fruibili da parte del grande pubblico, come le pregevoli ceramiche rinascimentali o i lacerti della monumentale decorazione scultorea di epoca romana, emersi nel corso delle numerose campagne di scavo e restauro.

Pin It