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Una coppia di artisti del ‘900

una coppia di artisti del 900

E’ stata inaugurata solo da qualche giorno la nuova mostra ospitata tra le mura del Castello Visconteo di Pavia e ci accompagnerà fino al 21 luglio in questa estate dal tempo incerto.

Marito e moglie nella vita, colleghi nel lavoro. Pittrice lei, scultore lui.

Da questo connubio nasce l’idea di un’esposizione in simbiosi e, per la prima volta, i Musei Civici optano per l’organizzazione di una mostra che li vede l’uno accanto all’altra.

Lui - ALFONSO MARABELLI (1878 – 1937)

Nasce e compie i suoi primi studi artistici a Pavia, successivamente frequenta i corsi all’Accademia di Brera dove segue, prima, i corsi di Bignami e Mentessi e frequenta, dopo, la sezione di scultura. Vincitore di diversi concorsi, tra cui Monumento ai caduti di San Zenone al Po (1918) e Monumento al Premio Nobel Camillo Golgi (1934).

Lei - LINA SANNAZZARO (1878 – 1960)

Di origini genovesi, dopo aver studiato presso illustri maestri come Chabal, Levert e Derras, si trasferisce a Pavia dove conosce e poi sposa Alfonso Marabelli. Partecipa a numerose esposizioni artistiche di livello nazionale, tuttavia la sua produzione rimane per lo più ancorata all’ambito locale. Fortemente attratta dal nudo e dal ritratto femminile, raggiunge in alcune sue opere esiti di stampo simbolista.

Loro

Entrambi lavorano e vivono a Pavia, nella loro casa-studio in Via Nazario Sauro al numero 5 che fu ideata e progettata dai coniugi stessi. Dopo la loro scomparsa l’abitazione venne ceduta al Comune, col vincolo - come riportato da testamento - di farne una sede per una Scuola di Belle Arti: “di istituire e gestire nell’immobile (…) funzionante con apposito regolamento, una Scuola d’Arte per giovani d’ambo i sessi (…) che siano in possesso di riconosciute attitudini artistiche”.

Oggi sede dell’associazione culturale AR.VI.MA. - Arti Visive Marabelli.

Rimangono quindi aperte le porte di ingresso della mostra per coloro che, incuranti di questi ultimi sbalzi meteorologici, desiderano gettare uno sguardo sulla produzione artistica della nostra “coppietta pavese”.

Che sia in una grigia giornata piovosa o in una tipica e afosa giornata delle nostre calde estati pavesi.

Laura Marenghi

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