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L’Athletic Club di Bilbao arriva al Delfino di Pavia

  • Paola Montonati

utopiacontinua 1Martedì 13 marzo, alle 18:30, presso la libreria Il Delfino di Pavia, si terrà la presentazione del saggio di Simone Bertelegni Athletic Club di Bilbao: L’utopia continua, che ha una prefazione di Igor Santos Salazar, con un contributo di Miguel Zugaza

Con l’autore saranno presenti Corrado Del Bò, docente di filosofia del diritto all’Università Statale di Milano e autore di Dove va il calcio italiano? Filosofando prima e dopo l’Apocalisse e il giornalista sportivo Luca Ferrato.

L’Athletic Club di Bilbao è l’unica squadra di calcio di una Prima Divisione di livello internazionale che non segue le regole del football globalizzato ed è un sociale e culturale unico nel mondo del pallone, in grado di solle­ticare storici, antropologi, sociologi e giornalisti, o i tifosi alla ricerca di un calcio dal volto più umano.

Fondato nel 1898 a Bilbao, capitale della provincia di Bizcaia, nei Paesi Baschi, l’Athletic Club ha come simbolo i colori rosso e bianco, mentre il nome deriva dalle due squadre di calcio, ovvero l’Athletic Club e il Bilbao Fútbol Club.  

Lo stadio della squadra è il San Mamés, con circa 53.000 posti. Venne costruito nel 1913 e viene chiamato la Cattedrale.

Ma cosa ha reso cosi unico l’Athletic? Il fatto che ha deciso di giocare solo con giocatori provenienti dai Paesi Baschi o dalla Navarra, regione un tempo inclusa nell’Euskalherria, cioè le zone di Francia e Spagna di cultura basca.

A Bilbao per tutti è scontato essere fans dell’Athletic e chi non lo è non è visto di buon occhio.

Il club è cosi amato che è stato creato il premio One Club Player Award o One Club Man Award, il riconoscimento ai giocatori di altre squadre che hanno giocato in un unico club, nel 2016 è stato conferito a Paolo Maldini, ex capitano del Milan.

E’ facile confondere l’Atletico Madrid, chiamato originariamente Athletic de Madrid, fondato da un gruppo di studenti baschi che vivevano nella capitale spagnola, con quello di Bilbao, poiché i colori sociali, rosso e bianco, sono gli stessi.

Inoltre l’Atletico Madrid non segue la stessa regola di appartenenza della squadra basca.

Nella nota introduttiva al saggio l’autore dice che “Questo libro trasuda passione e forse, ahimè, non brilla per oggettività, ma d’altro canto m’interessa ben poco essere imparziale. Pur non puntando smaccatamente ad alcuna forma di proselitismo, non nascondo la mia volontà di convincere i lettori che l’Athletic, in questo momento, è l’unica squadra di calcio per cui valga la pena di tradire quella per cui si è fatto il tifo fin da bambini”.

Simone Bertelegni, nato nel 1980, vive a Pavia e nel 2000 ha fondato un fan club ufficiale italiano de­dicato all’Athletic Club di Bilbao, Leones Italianos – Italiako Lehoiak. 

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