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L'arte è emozione: Claude Monet Impressione, sole nascente

  • Paola Montonati

monet sole nascente 1Oggi conservato al Museo Marmottan di Parigi, il dipinto, simbolo dell’Impressionismo, prese il suo nome quando Monet, nello studio dell’amico Nadar, disse, come riportato nelle sue memorie “dato che ovviamente non poteva passare per una vista di Le Havre, risposi: Scrivete Impressione”.

Non ci sono disegni preparatori, in modo che il colore sia dato direttamente sulla tela, con pennellate brevi e veloci, in un notevole senso di smaterializzazione della forma, con una grande difficoltà nell’identificare quanto riportato in secondo piano.

Ogni oggettività naturalistica del soggetto è stravolta dalla volontà di Monet, per trasmettere attraverso il dipinto, le sensazioni provate osservando l’aurora.

Il pittore non cerca più di descrivere la realtà ma vuole cogliere un attimo, diverso e autonomo rispetto a quello immediatamente precedente e di quello successivo.

L’uso di colori caldi, il rosso e l’arancio, e freddi, il verde azzurrognolo, da maniera molto suggestiva, il senso della nebbia del mattino, attraverso cui si fa strada un sole inizialmente pallido, i cui primi riflessi aranciati guizzano sul mare, resi visibili con straordinaria incisività da pochi e sapienti tocchi di pennello.

L’autore

monet sole nascente 2Tra i più noti pittori francesi di sempre, Claude Oscar Monet nacque il 14 novembre 1840 a Parigi.

Dopo aver vissuto l’infanzia con la famiglia a Le Havre, Monet a quindici anni lasciò la città per trasferirsi a Parigi, su consiglio del pittore Boudin.

A Parigi s’iscrisse all’Accademie Suisse dove rimase affascinato dalla pittura di Delacroix, Daubigny e Corot, conobbe artisti specializzati in paesaggi, come Pissarro, Bazille, Sisley e Renoir, oltre a eseguire caricature, un genere in cui era un maestro fin dalla fanciullezza, riuscendo a pubblicarne alcune su fogli satirici.

Dopo i primi lavori, come la famosissima Colazione sull’erba, Monet nei dipinti del decennio 1870-1880 iniziò a esprimere le prime concezioni impressioniste, come Il ponte di Argantuil e il celebre Impression, soleil levant, da cui prese il nome il gruppo degli impressionisti.

Nel 1876 Paul Cezanne lo presentò al collezionista Chocquet, che gli chiese quattro vedute dei giardini delle Tuileries.

Un anno dopo Monet aprì il suo studio in rue Moncey, realizzò varie vedute della stazione Saint-Lazare ed espose alla terza mostra dei colleghi impressionisti.

Mentre la sua reputazione internazionale aumentava, con mostre a Parigi, San Pietroburgo, Mosca, New York, Dresda e Boston, il pittore lavoro alla serie detta degli stagni.

Nel 1911 Durand-Ruel organizzò due personali di Monet a New York, ma lo stesso anno il pittore seppe di avere una doppia cataratta, e l'operazione agli occhi fu rinviata più volte.

Con i problemi agli occhi ormai del tutto peggiorati, e minato da un tumore al polmone, Claude Monet morì il 5 dicembre 1926 nella sua casa – studio di Giverny.

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