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Viaggio tra le ville di Robecco sul Naviglio

  • Paola Montonati

visite ville 1In occasione del mercatino del Naviglio Grande domenica 23 aprile dalle 10 del mattino la Pro Loco di Robecco sul Naviglio ha organizzato una visita a Villa Gaia e Villa Gromo di Ternengo.

Il ritrovo dei partecipanti è previsto circa 15 minuti prima della partenza presso l’Info Point Turistico alla Biblioteca Comunale di Robecco sul Naviglio, cui si accede dall’ingresso da Via Matteotti e Via Corte dell'Arsenale.

Sulla sponda destra del Naviglio Grande, a Robecco, all’altezza del ponticello pedonale, si trova Villa Gaia Gandini, edificata nel XIV secolo, corte di divertimenti di Ludovico il Moro, poi appartenuta a celebri famiglie aristocratiche milanesi, come i Borromeo, i Visconti Borromeo, i Biglia, i Confalonieri e oggi è proprietà della famiglia Gandini.

Il prospetto che si affaccia sul Naviglio è decorato con balconcini in ferro battuto e finte cornici architettoniche, mentre è unica la balaustra settecentesca in ferro battuto e pietra molera, un capolavoro d'arte che termina con la scalinata dell’imbarcadero.

Il portone d’ingresso, posto su Via Matteotti, parte da un’esedra ottocentesca con una facciata decorata con bugnato a fasce e trofei del Cinquecento e conduce al cortile principale, con un portico su tre lati e pareti affrescate con figure di guerrieri e stemmi raffiguranti animali acquatici locali.

All’interno ampi saloni rivelano la successione delle epoche e degli stili, sovrastati da sorprendenti soffitti settecenteschi a passasotto e decorazioni a grisaglia di Andrea Appiani, all’esterno un esteso parco simmetrico alla facciata interna con due viali laterali, alberati e ornati da antiche statue.

Espressione del Barocco Lombardo, la Villa Gromo di Ternengo è immersa nel verde secolare che circonda un complesso privato di rilevantissima importanza storica e culturale.

La sua storia inizia in epoca romana, nell’età imperiale, e rivive anche ai giorni nostri, infatti l’'assetto della proprietà segue ancora la partizione territoriale in centurie e nei muri di cinta si possono individuare chiaramente i mattoni d'epoca.

A partire dal 600 d.C. l'antico borgo fu un feudo dei nobili Pietrasanta, che lo fortificarono con due torri di difesa, la prima visibile all'interno dell'Ala Sud della villa, mentre la seconda era situata dove oggi si trova la torre dell'imbarcadero.

All'interno delle mura fortificate c’era anche la chiesa di Santa Maria, successivamente trasformata in granaio per l'Oratorio di San Francesco, costruito più tardi insieme alla villa.

La villa è stata tramandata di generazione in generazione alla stessa famiglia, sino a oggi, e, dalla morte di Ferdinando Casati, ha più volte cambiato il suo nome dato che era stata la dote nuziale della figlia primogenita, venendo così unita al patrimonio del marito.

Divenne la Villa Gromo di Ternengo nel 1884, quando Antonietta Negrotto Cambiaso, discendente dei Casati, sposò Emanuele Gromo Richelmy, conte di Ternengo.    

Sarà un viaggio in queste due ville storiche che hanno caratterizzato il territorio, tra le più celebri famose Ville di Delizia costruite lungo l'asta del Naviglio Grande, tra villeggiatura in campagna, di viaggi sull'acqua e della via del marmo, di personaggi conosciuti e non che hanno contribuito alla storia di Robecco sul Naviglio.

Per le prenotazioni telefonare al numero 3357097230 o scrivere all’indirizzo info@prolocorobecco.org 

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