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Pavia Pranzo per i poveri a San Michele

  • Paola Montonati

pranzo san michele 1Fin dal Medioevo, quando la povertà era diffusa nell’Europa e nell’Asia minore, nel periodo delle festività natalizie, i parroci delle chiese locali solevano preparare un pranzo per chi non aveva una casa o era alla ricerca disperata di un lavoro, spesso senza trovarlo.

Ma non era solo il pranzo di Natale per chi era solo, senza famiglia, senza casa, in difficoltà, era anche una buona occasione per la comunità locale di fare il punto della situazione su cosa era stato fatto nel corso dell’anno passato e su come usare al meglio le risorse della canonica per l’anno successivo, soprattutto se c’erano state delle donazioni inattese da parte dei nobili locali.

Ancora oggi, in un contesto sociale molto cambiato, le parrocchie locali preparano, con l’aiuto delle comunità della zona, il pranzo natalizio per i più poveri.

E a Pavia sarà la Comunità di Sant’Egidio, da sempre legata alla basilica di San Michele per il forte spirito di condivisione e misericordia, a organizzare per il 25 dicembre un pranzo di solidarietà per i più poveri, presso il suggestivo scenario della cripta della basilica di San Michele, al Pertusati e nella chiesa di San Luca in Corso Garibaldi, che per la prima volta ospita il pranzo di Natale, servito per oltre 300 persone.

“Avremo bisogno di volontari sia il 24 che il 25” dice Giorgio Musso, Comunità di Sant’Egidio “Chi volesse passare con noi un Natale autentico è il benvenuto. Può contattarci a santegidio.pv@gmail.com oppure venire il 24 alle Canossiane di via Menocchio, dalle 9.30 alle 17.30, per cucinare, o il 25 dalle 9 del mattino a San Michele”.

Sarà un Natale nel segno della solidarietà e del lavoro di squadra, per apparecchiare, decorare le chiese, preparare i regali raccolti in queste settimane di mobilitazione, il tutto per dare anche a chi non può per problemi economici il piacere di un giorno insieme, parte di una grande famiglia. 

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