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Pavia Criminale, celebri furti d'arte

  • Paola Montonati

pavia criminaleL’associazione Oltre Confine Onlus, domenica 17 gennaio alle 18, dedicherà un Tour online, tramite piattaforma Zoom, ai più celebri trafugamenti di opere d’arte nel Pavese.

Questa sarà l’occasione di poter conoscere o approfondire storie magari poco conosciute, ma curiose e interessanti, quasi un giallo in diretta.

I GRANDI FURTI DELLA STORIA DI PAVIA 

Durante la sua millenaria storia, la città di Pavia venne più volte assediata, saccheggiata e data alle fiamme e ha patito la perdita d’importanti parti del suo patrimonio artistico, ma in quei tempi questi episodi si potevano definire consuetudinari e pertanto destavano sì un po’ di rimpianto, ma di certo non stupore.

La questione che invece incuriosisce, è come una buona parte delle sottrazioni di opere d’arte a seguito di furti nel Pavese, siano avvenute nella seconda parte del 1900.

Ad esempio nel 1964 ci fu il furto al Castello Visconteo della sella Plicatilis, nel 1970 il furto alla Pinacoteca Malaspina dei quadri di Antonello da Messina, Correggio e Bellini e nel 1984 il furto dalla sagrestia della Certosa di Pavia del Trittico di Baldassare degli Embriachi, tutte opere di grande valore artistico.

Ad esempio il Trittico, opera dell’intagliatore fiorentino Baldassarre di Simone di Aliotto, della famiglia degli Embriachi, è una magnifica opera realizzata in avorio e osso.

Il comparto centrale ospita 26 formelle in basso rilievo che narrano la leggenda dei Re Magi e i due laterali contengono 18 formelle in bassorilievo ciascuno che narrano episodi della vita di Cristo e della Madonna.

Sono inoltre scolpite nei bordi delle piccole statue raffiguranti santi e beati.

Le parti del trittico, dopo il recupero da parte del Carabinieri, furono in seguito verificate e restaurate per ritornare a comporre la magnificenza che oggi si può ammirare nella sagrestia vecchia del monumento della Certosa di Pavia.

Tutti questi furti vennero messi a segno eludendo sorveglianze e sofisticati sistemi di allarme e tutti.

A vario titolo, durante l’esecuzione o il loro recupero che il più delle volte fu rocambolesco, si portarono al seguito una serie di strane e misteriose vicende ambientate tra ladri, facoltosi trafficanti d’arte, mafiosi, informatori della Polizia e irriducibili investigatori del Nucleo dei Carabinieri per la tutela del patrimonio artistico.

Durante la visita verrà raccontata la storia di alcuni di questi furti basandoci su testimonianze e documenti dell’epoca e giocando a fare i detective, allo scopo di  svelare alcuni misteri di queste vicende.

La prenotazione è obbligatoria a visiteguidate@vieniapavia.it e al numero 3755709240.

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