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Ferrovie nel Piemonte preunitario

  • Paola Montonati

ferrovie piemonte pavia 1Venerdì 30 novembre, alle 17, nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia, sarà presentato il saggio Ferrovie nel Piemonte preunitario di Giulio Guderzo, presente l'autore, e con gli interventi di Alessandra  Ferraresi, Mario Rizzo  e Giovanni Vigo.

Per tutto l’Ottocento la Strada ferrata fu il simbolo della modernizzazione, in un mondo che cambiava giorno dopo giorno.

Un destino legato a doppio filo alla portata innovativa della politica non solo di Cavour, ma anche del precedente governo del Piemonte e, successivamente, di quello che lo segui in un paese ormai unificato.

Giulio Guderzo, simbolo degli storici ferroviari italiani, a conclusione di una lunga attività di ricerca sul campo iniziata nei primi anni Sessanta, dedica all'argomento una storia del tutto nuova, grazie alle lunghe ricerche di prima mano condotte e soprattutto alla ricchissima documentazione iconografica.

Nell'Europa della rivoluzione industriale è raccontata la storia della diffusione della ferrovia in Piemonte, ricca di ripercussioni sul resto della penisola.

E' un sistema che vide poco meno di mille chilometri di linee realizzate in un quindicennio prima dal Piemonte di Carlo Alberto e poi da quello di Cavour.

Oltre all’occhio sul regno Sardo, il saggio da un'ampia panoramica anche sul resto d'Italia dopo la conquista dell'unità, specialmente al Centro e Sud Italia.

Una vicenda d’innovazione tecnica e sociale narrata nelle sue diverse fasi, come il dibattito fra politici, tecnici e amministratori, al lavoro sul campo d’ingegneri, imprenditori, operai, alla successiva gestione negli anni delle guerre risorgimentali.

Alla fine un album d’immagini d'epoca di 150 pagine porta a comprendere come in un piccolo paese, ricco di ostacoli naturali, si poterono concepire e realizzare sogni ritenuti da molti impossibili.

Le molte note, un capitolo dedicato alla statistica, indici completi di nomi, persone e luoghi fanno di questo del saggio un’agevole lettura sia per gli specialisti che per un pubblico più variegato.

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