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Eventi a Pavia e Vigevano

  • Paola Montonati

 Pavia - Terre senza tempo

 

Nello Spazio per le Arti contemporanee del Broletto di Pavia, è stata allestita la mostra Terre senza tempo di Mario Paschetta, che negli ultimi anni ha avuto un significativo riscontro grazie ad importanti collaborazioni in Italia e all'estero.

L'interesse per il territorio dimostrato dall'artista e l’affetto per Pavia sono alla base del progetto negli spazi del Broletto, che offre la possibilità di accostarsi ad una produzione pittorica che unifica linguaggio astratto e figurazione.

I dipinti di Paschetta delineano territori privi di confini con una dimensione temporale sospesa. La suggestione del colore e la concretezza della pittura sono il filo conduttore in una ricerca che rimanda al naturalismo lombardo. La celebrazione della luce ed esaltazione del colore si riflettono nelle opere ispirate al primo libro della Genesi, mentre l’attenzione per la luce e per il segno che percorre la materia trova il suo vertice espressivo nei dipinti monocromi, dove la natura concreta si fa ancora più rarefatta.

 

 

Vigevano - Bozzetti pubblicitari e calzature 1920/1950

Il processo di industrializzazione che dalla fine dell’Ottocento investì la società europea si associò a nuovi strumenti di comunicazione che si servirono della cultura delle immagini.

Grazie alla stampa manuale e meccanica si aprì l’era delle immagini moltiplicabili all’infinito, ancora oggi presenti nella vita di tutti i giorni in proporzione incredibilmente elevata. A partire da questa premessa la mostra ci offre dei lavori preparatori che furono elaborati al fine di proporre il consumo di un prodotto calzaturiero.

La particolarità di questa esposizione è la possibilità di fruire dei lavori originali, oggi dimenticati nelle tipografie o negli archivi delle Aziende e di difficile reperibilità, salvatati dall’ oblio e valorizzati in una esposizione di 35 originali creati da illustratori anonimi, ma anche da firme illustri. Il fascino che esercitano sull’osservatore è testimonianza del passato riguardante le radici industriali e produttive della città come Vigevano, che si è fondata sull’industria calzaturiera e il suo indotto per decenni di prosperità economica e di eccellenza artigianale.

Nella prima sezione della mostra, allestita nella Seconda Scuderia del Castello, vi sono i 35 bozzetti pubblicitari, oltre a 90 etichette per scatole di calzature, mentre nella seconda sezione, allestita nel Museo della Calzatura P. Bertolini, troviamo una galleria di modelli dagli anni Venti agli anni Cinquanta, con calzature "da gran sera" ma anche di ispirazione vicina alle poetiche futuriste e della cosiddetta "moda autarchica".